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Roma
Ostia, da giornalista a capopopolo. “M5S censore. Non sono un passacarte”

di Valentina Renzopaoli


Da giornalista ad animatore scatenato del movimento per l'autonomia di Ostia, Andrea Bozzi, consigliere del X municipio delle liste civiche Ora e Sogno Comune, diventa il nemico numero uno dell'M5S.

Dopo aver scovato una memoria di giunta, approvata alla “chetichella”, che annullerebbe il decentramento del X municipio, Bozzi scatena la bufera e si fa cacciare dall'aula consiliare.

Andrea Bozzi, forma corretta vorrebbe che ci dessimo del “lei”, ma poiché siamo colleghi, possiamo anche darci del “tu”. Che ne pensa?

"Ma certo, diamoci del tu".

La prima domanda sorge spontanea: da giornalista a vivacissimo consigliere municipale, mai pentito della scelta?

"No, mai: svolgo il mio nuovo ruolo faccio con grande passione e attenzione, con la spinta di tante persone che sono stanche dei partiti e guardano a noi come alternativa e coalizione civica".

Cosa del suo vecchio lavoro ti sta tornando utile?

"La percezione dei problemi dal punto di vista dei cittadini, l'esperienza maturata guardando la politica dall'esterno per oltre vent'anni mi aiuta a saper riconoscere il bluff dalle promesse realizzabili".

La scorsa settimana è stato cacciato via dall'aula: tra di noi che lo possiamo dire...ti hanno fatto un gran favore...

"Beh, ormai per attirare attenzione mediatica bisogna far qualcosa di strano...ne è esempio Luca Marsella che con il suo selfie mentre staccava il quadro di Mattarella è andato sulle testate nazionali. A parte gli scherzi, non mi sono certo fatto cacciare via di proposito, la mia reazione è stata dettata dalla rabbia di non riuscire ad avere risposte".

Andiamo per ordine: cosa ha scatenato la bagarre?

"La storia è questa: lo scorso 13 novembre, a cavallo tra il primo e il secondo turni delle elezioni che, dopo due anni di commissariamento, restituivano al municipio di Ostia la possibilità di scegliere i propri eletti, il Campidoglio approva una memoria di giunta, incaricando l'assessore Montuori di abrogare l'articolo 13 della delibera 18 2011 di Alemanno, che decentrava dal Comune al Municipio i poteri su spiagge, Pua, e Riserva del litorale. E tutto questo è avvenuto di nascosto. Di fatto, questa scelta fa sì che il municipio e lo stesso minisindaco a 5Stelle vengano delegittimati dallo loro stesso partito".

Quindi un passo indietro rispetto al tanto auspicato decentramento?

"In un quadro politico, in cui da vent'anni si parla di decentramento e federalismo fiscale, è incredibile che il municipio di Ostia, l'unico caso di decentramento realizzato nel 2011, debba vedere azzerati i suoi poteri per una scelta politica, tra l'altro tenuta nascosta. Ne ho viste tante, ma una forza politica che osa fare un passaggio del genere senza dirlo a nessuno, è pazzesco: non si può fare una riforma come si stesse spostando un cassonetto, di nascosto e senza condividerlo. Sono sempre più convinto che l'M5S sia un movimento che agisce in direzione opposta rispetto alla tanta declamata trasparenza e dialettica politica".

In che senso?

"Nel senso che i grillini si sono trasformati nei perbenisti della politica e vogliono censurare chi vuole parlare dei problemi. In sei mesi, in consiglio municipale, si sono affrontati solo argomenti irrilevanti. Non abbiamo mai parlato né del Pua né delle scelte sulle spiagge".

Qualcuno tra i denti, ha anche innescato il sospetto che voi potreste avere qualche interesse ad appoggiare alcune categorie di Ostia, tipo i balneari. Come rispondi?

"Sono io a chiedere: perché il Campidoglio vuole centralizzare a tutti i costi la discussione sul Pua? Hanno forse loro qualche interesse? Perché questa smania di centralizzare una scelta che riguarda il nostro territorio senza condividerla con i cittadini e gli eletti in municipio? Se non c'è la possibilità di decidere, tanto valeva rimanere commissariati. Ad essere un passacarte io non ci sto".

Il lungomuro di Ostia alla fine verrà abbattuto?

"Ad oggi, l'amministrazione Raggi non ha abbattuto nulla, se non i chioschi che erano spiagge libere attrezzate: gli stabilimenti balneari non sono stati toccati. In ogni caso, per abbattere il muro che bisogno c'è di spostare la delega a Roma? Si vuol forse dire che ci sono ancora infiltrazioni criminali nel municipi? Se pensano questo, lo dicano e ci dicano cosa hanno fatto per cambiare il personale dirigente. Inoltre: tra le varie reazioni, segnalo quelle del Verde Bonelli e dell'ex assessore all'Urbanistica Berdini che hanno denunciato un Pua a favore dei balneari. Io non mi permetto di sostenerlo, ma il sospetto, può venire".

Come andrete avanti?

"Stiamo lavorando insieme alle altre opposizioni: da Fratelli d'Italia al Pd. Perché qui non si parla dell'autonomia di Ostia, per cui si batte la mia lista, ma di annullare un qualcosa che già c'era in un'ottica di decentramento, e questo fa arrabbiare tutti, soprattutto perché non c'è stato alcun confronto. Stiamo lavorando affinché si porti in Campidoglio una mozione che annulli la memoria di giunta. E chissà che in Campidoglio, non ne nasca miracolosamente un dibattito politico che noi non abbiamo avuto la fortuna di fare".

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