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Roma
Papa Francesco visita la casa famiglia di Tor De' Schiavi per ragazzi disabili

Nuova visita fuori porta per Papa Francesco dopo quella al Santuario dei Miracoli del Divino Amore. Domenica 6 maggio Bergoglio andrà in visita alla parrocchia di Tor De' Schiavi e alla casa famiglia riservata ai ragazzi disabili.

 

Sarà la parrocchia del Santissimo Sacramento, al civico 10 di largo Agosta, la prima meta del Pontefice. Ad accoglierlo ci saranno l’arcivescovo vicario Angelo De Donatis, il cardinale titolare José Gregorio Rosa Chàvez, il parroco don Maurizio Mirilli, il vice parroco don Vasile Alexandru Muresan, i collaboratori parrocchiali don Dieudonné Kambale Kasika, don Juan Pablo Castillo e don Mauro Riccardi. Con loro, anche l’arcivescovo di Manila e presidente di Caritas Internationalis, il cardinale Luis Antonio Tagle, legato alla nascita della “Casa della gioia”.

“Alcune mamme in età avanzata mi avevano chiesto aiuto per l’assistenza dei figli con disabilità, quando loro sarebbero venute a mancare. Ma oltre che pregare non sapevo cosa fare”, racconta don Maurizio Mirilli.

Grazie all'intervento del cardinale Tagle e del Vicariato di Roma, la comunità è poi riuscita a creare una casa famiglia ad hoc, realizzata nei locali del sottotetto, fino a qualche tempo prima adibiti a magazzino.

In oratorio Papa Francesco risponderà a quattro domande poste da un genitore, da un giovane, da un adolescente e da un bambino. Poi si sposterà nel salone parrocchiale, dove abbraccerà gli anziani e gli ammalati.Salirà quindi nei locali della “Casa della gioia” per incontrare i responsabili della Caritas, dei progetti “Quartieri solidali” e “Condomini solidali”, e del servizio notturno per i senza dimora.

Quindi Papa Francesco si fermerà con i disabili del centro diurno e con le loro famiglie, per poi benedire gli ambienti che ospiteranno i ragazzi e incontrarne 7 che, a partire dal 6 maggio stesso, abiteranno lì insieme a due religiose e a una laica.

Attorno alle 17.30 celebrerà la Messa, durante la quale Bergoglio impartirà il sacramento della Cresima a una bambina della parrocchia affetta da malattia mitocondriale e a sua madre. Al termine saluterà i fedeli riuniti nella piazza antistante, che avranno seguito la celebrazione sul maxischermo montato per l’occasione.

“Il Papa viene a sostenerci in questa nuova sfida della casa famiglia – ha dichiarato don Mirilli - che solo fino a qualche mese fa sembrava un sogno irrealizzabile, e invece ora diventa realtà. Abbiamo bisogno del sostegno del Santo Padre perché il bello viene adesso. Perché ci aiuti a realizzare il progetto pastorale che è quello di passare dall’Eucaristia celebrata a quella vissuta, e sperimentare, così, la gioia dello “scartagonismo”, cioè la gioia di collaborare con Dio nel rendere protagonisti gli scartati”.

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