Raggi contro Zingaretti su trasporti e rifiuti: scontro totale Comune-Regione
Volano accuse tra consiglieri e assessori, è guerra fredda tra istituzioni
di Massimiliano Martinelli
Scontro totale tra Regione Lazio e Comune. Botta e risposta Raggi-Zingaretti su trasporti e rifiuti: è guerra all'ultimo cassonetto.
Pisana contro Campidoglio, governatore contro sindaco, assessori contro consiglieri. Volano stracci nel "tutti contro tutti" tra Comune e Regione inaugurato nel pomeriggio di giovedì della Raggi. Il sindaco è infatti stato il primo a rompere la silenziosa tregua con il numero uno della Regione, scaricando sulla stessa larga parte della responsabilità della crisi relativa ai trasporti e rifiuti capitolini. Un allontanamento repentino seguito dall'avvicinamento e la richiesta di aiuto al neo Governo Lega-M5S, al quale ha chiesto un "dialogo diretto senza triangolazioni". Un tentativo di scavalcare la Regione ed acquisire finalmente quei poteri speciali ad hoc per la Capitale, a lungo reclamati dal sindaco pentastellato. Uno scaricabarile mal digerito dallo stesso Zingaretti, che ha definito l'uscita della Raggi come un "comizio brutto e arrogante", riducendo il tutto ad un semplice "polverone elettorale".
Al fianco del sindaco Raggi sono così scesi in campo i fedelissimi Enrico Stefano, presidente della commissione Mobilità, ed il presidente dell'Assemblea Capitolina Marcello De Vito, che in coro hanno imputato a Zingaretti di non avere sufficientemente a cuore il destino della Capitale. Ma l'accusa più grave arriva dall'assessore alla Mobilità Linda Meleo, che, tramite la propria pagina Facebook, imputa alla Regione la responsabilità di un netto taglio delle risorse destinate al trasporto pubblico di Roma. "Il Bilancio regionale del 2018 alla voce dedicata al Tpl di Roma Capitale mostra un buco di 50 milioni di euro rispetto al 2017 - scrive l'assessore Meleo - Significa dare meno risorse a Roma, penalizzare tutti i cittadini, del centro e delle periferie, che si muovono ogni giorno con i mezzi di trasporto".
Dinamica prontamente smentita dalla stessa Regione Lazio, che, in un botta e risposta fatto di comunicati, svela come i tagli al trasporto locale non dipendano da loro, bensì da un decreto ministeriale. Per la precisione il DPCM 26 Maggio 2017, che ha sancito tagli per 51 milioni a causa di "performance scadenti del trasporto pubblico locale di Roma gestito da Atac". Un vero e proprio "schiaffo" all'assessore Meleo, al quale viene inoltre ricordato che "da parte del Bilancio regionale è arrivato ad Atac 1 miliardo di euro negli ultimi cinque anni”.
Infine, la risposta non prima di polemiche di Massimiliano Valeriani sul tema rifiuti. L'assessore al Ciclo dei Rifiuti della Regione Lazio ribatte così alle accuse del Campidoglio: "Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, continua a chiedere dove conferire i rifiuti della Capitale, mentre il sindaco della Città metropolitana di Roma, Virginia Raggi, non decide dove e quali impianti realizzare per soddisfare le esigenze dell’intero territorio provinciale", affonda Valeriani. "Evidenzio che oggi il 100% dei rifiuti indifferenziati della città sono trattati in molti impianti, ma vengono tutti smaltiti fuori dai suoi confini: un peso che gli altri Comuni faticano ormai a sopportare”. Un invito alle resposabilità rivolto a tutte le istituzioni, che si conclude però con un avvertimento sul futuro dei rifiuti capitolini: "se la Raggi non si adopera per chiudere il ciclo dei rifiuti nel proprio territorio, invece di mandarli in giro per l’Italia e per l’Europa, Roma sarà sempre costretta a rincorrere le emergenze con ricadute negative sul fronte ambientale ed economico”.