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Roma
Raggi dichiara guerra al gioco d'azzardo: slot machine accese massimo 8 ore

Virginia Raggi stacca la spina alle sale slot di Roma. Firmata l'ordinanza che regola il gioco alle celebri macchine mangia-soldi. Multe fino a 450 euro per le sale che terranno operative le slot oltre l'orario consentito: massimo 8 ore al giorno.

 

Il Campidoglio ufficializza la guerra al gioco d'azzardo tramite l'ordinanza "no slot", che regolamenta l'accesso agli apparecchi con vincita in denaro. ""L'orario di accensione è fissato tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 18.00 alle ore 23.00 - si legge nella nota ufficiale - Al di fuori di tali fasce orarie gli apparecchi, collocati in sale dedicate al gioco e in esercizi autorizzati, dovranno essere spenti, inaccessibili agli utenti, privati dell'alimentazione e scollegati dal sistema.". Le sale da gioco e gli esercenti con slot machine hanno inoltre l'obbligo di esporre un avviso contenente le fasce orari di funzionamento degli apparecchi, sai all'interno che all'esterno dei locali. Per i trasgressori pronte sanzioni amministrative da da un minimo di 150 euro a un massimo di 450, e, in caso di recidiva, la sospensione dell'attività di gioco fino a 5 giorni.

"La salute dei cittadini viene prima di tutto. Per questo la nostra guerra al gioco d'azzardo non si ferma - dichiara trionfale il sindaco Virginia Raggi - Contenerne la diffusione, attraverso l'introduzione di limiti orari, e' un atto doveroso. Voglio ricordarvi che a Roma i numeri sono da capogiro: 294 sale e più di 50mila slot machine, pari ad oltre il 12% di tutte quelle distribuite nel nostro Paese. Nel 2017 inoltre c'é stato un aumento progressivo del numero di soggetti in carico ai servizi di cura per le dipendenze da gioco. Si tratta di una patologia che coinvolge tutte le categorie di cittadini: disoccupati, precari, studenti, casalinghe e pensionati. E in molti casi si tratta di persone che si trovano in una difficile condizione economica", conclude Raggi.

E se il Comune mostra il pugno duro contro giochi d'azzardo e ludopatia, la Caritas lancia l'allarme sui numeri del gioco relativo ai minori. A Roma ben due ragazzi su (66,3%) in un'età compresa tra i 13 e i 17 anni, gioca infatti d'azzardo almeno una volta all'anno.  Mentre il 36,3%, quindi oltre un terzo, ha dichiarato di essere giocatore abituale, almeno una volta al mese attraverso scommesse sportive, gratta e vinci, slot machine, concorsi a premio.  Questi i dati più rilevanti emersi dalla ricerca "Adolescenti e azzardo: cresceranno dipendenti?’, condotta dalla Caritas di Roma su 1.600 giovani nelle scuole e nelle parrocchie della Capitale. Se a livello nazionale il minori che nel 2017 hanno giocato d’azzardo è pari a 580.000 (33,6 %), nella realtà romana emerge che i giochi d’azzardo sono conosciuti dalla quasi totalità degli adolescenti: ad esempio il 94,8% dei ragazzi intervistati conosce il gratta e vinci, quasi il 90% il Lotto e il Superenalotto, l’89% conosce le Lotterie, mentre l’87,5% le Scommesse sportive che sono anche la forma di azzardo più praticata dagli intervistati, 88,3%. È invece lo smartphone (69%) lo strumento più utilizzato dagli adolescenti romani intervistati per giocare d’azzardo. Allarmanti i dati sulla percezione del problema poiché solo 38,5% riconosce l’esistenza di rischi ma afferma che “stando attenti” non succede niente. Al contrario il 16,1% sostiene che se si è fortunati non succede niente di male e si possono fare i soldi, quasi il 7% non pensa alcunché, mentre il 5% ritiene l’azzardo un gioco come un altro. Infine, tra i ragazzi che si dichiarano a conoscenza di coetanei con problemi causati dall’azzardo (il 18%) la maggior parte parla di problemi di natura economica (59,8%) e solo il 14,6% è consapevole dell’esistenza di problemi di salute.

 

 

 

 

 

 

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