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Roma
Raggi dimentica anti risciò e centurioni. Contrordine, firma a fine giornata

La Raggi si dimentica di rinnovare l'ordinanza e i centurioni ricompaiono davanti al Colosseo. Il provvedimento che ricalcava quello del commissario Tronca, firmato lo scorso 20 luglio dal sindaco, è scaduta il 30 novembre e non è ancora stato rinnovato. Sino alle 20, perché poi con il fiato corto per la gran corsa il Campidoglio mette riparo e bombarda di mail i giornali.


"La sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha firmato oggi l’ordinanza che dispone il divieto di qualsiasi attività che preveda la disponibilità ad essere ritratto come soggetto in abbigliamento storico (ad esempio come centurioni) in fotografie o filmati, dietro corrispettivo in denaro. L’atto si impone ai fini della tutela della sicurezza urbana e del decoro del patrimonio artistico, storico e monumentale in tutto il territorio del centro storico ricadente nel perimetro del sito riconosciuto e tutelato dall’Unesco".

Ancora il Campidoglio di gran corsa "Per le stesse motivazioni, nonché per esigenze di tutela dell’incolumità
pubblica, la sindaca ha firmato un’altra ordinanza che dispone il divieto di svolgere in alcuni ambiti territoriali di Roma Capitale (in particolare centro storico e luoghi di maggior attrazione turistica) qualunque attività assimilabile al trasporto pubblico collettivo o individuale di persone, con velocipedi a tre o più ruote, anche a pedalata assistita; dotati di un motore ausiliario elettrico. In caso di violazione delle ordinanze, che hanno validità fino al 30 luglio 2017, si applica la sanzione amministrativa così come determinata da una delibera della giunta capitolina dello scorso 19 luglio 2016 (400 euro)".

NEL POMERIGGIO OPPOSIZIONE SCATENATA

L'opposizione attacca: “Perché la Raggi non ha rinnovato l’ordinanza contro i risciò abusivi e i centurioni?” chiede Alessandro Onorato, capogruppo Lista Marchini in Campidoglio. “Dimenticanza? Incapacità? Oppure paura di combattere fenomeni che fanno dell’illegalità il loro modo d’agire? I risciò hanno ricominciato a sostituirsi ai taxi senza averne il titolo, facendo pagare tariffe improvvisate senza nessuna forma di ricevuta e percorrendo tragitti contro il codice della strada. Per non parlare dei finti centurioni che hanno ripreso il taglieggiamento dei turisti”, dichiara Onorato.

Contro la “dimenticanza” della Raggi, si scatena anche la Uil: "Come volevasi dimostrare, scaduta la delibera Tronca sulla sicurezza e decoro, risciò e centurioni tornano ad impossessarsi dell'area de Fori Imperiali", dice  Alessandro Atzeni di Uiltrasporti Lazio. "Un'altra criticità grande come un macigno che grava sulle spalle del servizio taxi, sempre più privato di ogni minima forma di tutela. A farne le spese saranno anche gli ignari turisti che cadranno nelle grinfie di chi, impunemente, si improvvisa operatore del trasporto pubblico senza garantire le basilari garanzie di sicurezza e trasparenza tariffaria. Ma delibera a parte il Tar parla chiaro: l'attività di trasporto persone tramite velocipidi non si può esercitare in assenza di specifiche autorizzazioni”.
E conclude: “Roma fa un altro passo indietro su decoro e legalità”.

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