Raggi non si tocca. No al ricorso sul contratto con la Casaleggio&Associati
Respinto il ricorso civilistico sull'accordo pre elettorale. Ineleggibilità decaduta. Il legale: "Ricorso politico"
Virginia Raggi resta sindaco di Roma a pieno titolo. E il contratto con la Casaleggio&Associati è legittimo.
Ma si potrebbe anche dire che il ricorso presentato dall'avvocato Venerando Mondello al Tribunale Civile di Roma è stato respinto dai giudici della Prima Sezione, chiamati a pronunciarsi sul ricorso che prevedeva l'ineleggibilità di Virgina Raggi, qualora il contratto firmato dall'allora candidata M56 con la società del “guru” a Cinque Stelle , fosse stato illegittimo.
Invece, è arrivata una sentenza con la quale è stato respinta la richiesta di nullità tra la Raggi e la società privata e pertanto l'ineleggibilità è automaticamente decaduta. Nel ricorso si chiedeva "la dichiarazione di ineleggibilità di Virginia Raggi", dichiarando inoltre "l'inammissibilità della domanda di nullità del Codice di comportamento per i candidati ed eletti del Movimento 5 Stelle".
Il legale di Virginia Raggi
"Si conferma che si tratta di un ricorso di natura meramente politica. Le cause di ineleggibilita' vengono normate per legge, non e' questo il caso, mentre per dichiarare nullo un contratto non era questo lo strumento giuridico per poterlo fare. Ora gli esponenti del Pd che hanno sostenuto questo ricorso e chiesto l'ineleggibilita' della Raggi valutino se non sia il caso di fare loro un passo indietro". Lo dichiara all'Agi Ervin Rupnik, avvocato che ha assistito Virginia Raggi nel ricorso presentato dal legale Venerando Monello contro la presunta incostituzionalita' del contratto tra la sindaca e la Casaleggio e Associati e la possibilita' che risultasse ineleggibile in virtu' di quell'accordo".