Regionali Lazio, Lombardi-Pirozzi: telefonata top secret. “Meloni flop”
Elezioni Lazio 2018, Pirozzi: “Meloni? È stato flop scavalcata persino dalla Lega”
di Diana Maltagliati
Alleanze in vista alla Regione Lazio: dopo uno spoglio delle schede da cardiopalma e il testa a testa tra Zingaretti e Parisi, il Pd vince, ma non ha la maggioranza. Intanto Sergio Pirozzi e Roberta Lombardi sono gli unici a sentirsi al telefono dopo il voto. Ma il contenuto della chiamata resta top secret.
Il sindaco di Amatrice ha rivelato ad Affaritaliani.it che in campagna elettorale ha telefonato un paio di volte alla candidata del M5S. I grillini stanno volando verso una nuova apertura politica o si tratta solo di cavalleria da parte del sindaco, dopo la visita riservata da Lombardi al comune terremotato di Amatrice? Troppo presto per fare calcoli politici, lo dichiara Pirozzi stesso.
Come pensa di procedere in consiglio regionale? C'è uno schieramento con cui intende parlare per riuscire a fare piani concreti per la Regione e i cittadini?
Io ho le mie idee, ho fatto un programma ben preciso. Per il momento è prematura come domanda. C'è un presidente che ha vinto e che si deve trovare una maggioranza.
Ha sentito Zingaretti? Gli ha fatto gli auguri?
No, io non devo fare gli auguri a nessuno. Ho sentito la candidata del M5S perché c'eravamo sentiti un paio di volte durante la campagna elettorale. Lei mi è venuta a trovare ad Amatrice e mi ha chiesto il permesso. È stato un comportamento che io ho molto apprezzato.
Quindi con la Lombardi prevede di poter collaborare?
I programmi si vedranno in corso d'opera, è presto per dirlo. Ora tutti gli altri si leccano le ferite: Zingaretti non ha ottenuto la maggioranza, Parisi cerca capri espiatori... Non è un bravo allenatore perché se lo fosse, dopo una sconfitta, analizzerebbe i propri errori e non darebbe la colpa agli altri. Il fatto che non lo faccia è solo una sconfitta nella sconfitta. Un leader, quando perde, non scarica le responsabilità sugli altri.
Secondo i dati riportati dal Ministero dell'Interno, lei ha ottenuto 151.476 preferenze. Si aspettava un risultato migliore o è contento dei voti ottenuti alle urne?
É stato un risultato straordinario, ero solo contro tutto e tutti: la coerenza paga nella vita. Non ho avuto sostegno né appoggio da parte dei partiti ed è ovvio che il traino nazionale ha un suo peso. É un risultato storico: una lista civica senza partiti ha ottenuto quasi il 5%.
La sua è stata vista come candidatura scomoda per il centrodestra tanto che c'è chi ha lasciato intendere che la sua campagna elettorale sia stata addirittura pagata da Zingaretti. Cosa risponde?
Ma sono ragazzi. Rispondo che sono ragazzi.
Qual è il primo argomento che porterà in consiglio regionale?
Terremoto e arie defiscalizzate.
Vedrebbe bene Salvini come premier?
Considerata la legge elettorale, non sarà possibile nessun governo. Vedo difficile che Salvini possa fare accordi con una parte del Pd o col M5S, ma è una visione mia. Non so se altri candidati che verranno indicati dal Presidente della Repubblica potranno avere un appeal diverso verso una parte del Pd, ma la vedo dura. L'ho sempre detto che il 5 marzo non ci sarebbe stata una maggioranza al governo.
Quali sono i suoi rapporti con Salvini?
Salvini è l'unico che non mi ha insultato, quindi io ho rispetto per lui. Per gli altri un po' meno perché non hanno avuto rispetto per me. Certamente non li insulto, ma li considero persone che non sono degne della mia risposta.
Quando era in campagna elettorale ha detto più volte che se si fosse candidata Giorgia Meloni, lei avrebbe fatto un passo indietro. Come giudica i risultati di FdI?
Certo che l'ho detto, era un atto d'amore. Alle urne però non sono andati per niente bene. La prima volta che entrarono in parlamento presero il 3%. Oggi, con una schiera di parlamentari hanno ottenuto pochissimo in più. Sono stati anche scavalcati dalla Lega nella Regione Lazio.
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