Regionali Lazio, Pirozzi ci ripensa e riapre le danze: “Non escludo niente”

Due passi avanti e uno indietro: il balletto di Sergio Pirozzi per la candidatura alla carica di governatore del Lazio continua da mesi, ma finalmente sembrerebbe esserci una vera svolta. "Candidarmi? Non lo escludo, non escludo niente, ma per fare alcuni passi in un mondo dove ci sono tanti orchi che possono mangiare il debole ci devono essere le condizioni giuste", ha dichiarato ai microfoni di "6 su Radio 1”.

Dei rumors però, circolavano da qualche giorno dopo che l'amatissimo sindaco di Amatrice aveva pubblicato sul suo profilo Facebook un messaggio criptico e che lasciava ben sperare la destra che lo vorrebbe al comando della Pisana. "Vi aspetto, ci potrebbero essere novità", aveva scritto annunciando la presentazione del suo libro “La scossa dello scarpone” in programma al Salone Tre Fontane dell'Eur proprio per martedì 24 ottobre.

Eppure Pirozzi si era tirato indietro più volte e senza mezzi termini, sottolineando come la città di Amatrice avesse bisogno di lui per ripartire dopo il sisma del 2016. Di passi in avanti in merito al rilancio del paese, però, se ne sono visti e lo sottolinea il sindaco stesso: “Le macerie si stanno incominciando a muovere: da circa un mese e mezzo i lavori vanno avanti abbastanza velocemente. Per la ricostruzione siamo ancora al palo, anche se abbiamo consegnato il 90% delle soluzioni abitative di emergenza. Sta tornando lentamente un po' di vita".

E se la ripresa di Amatrice prosegue a buon ritmo, Pirozzi potrebbe davvero trovare il tempo per la Regione. Sicuramente se lo augura Francesco Storace, attuale vice presidente del consiglio regionale del Lazio. Mentre Giorgia Meloni e i suoi Fratelli d'Italia gli hanno voltato le spalle, Storace ha continuato a promuovere Pirozzi, sordo a tutti i “no” pubblici di quest'ultimo.

“Io devo lavorare per la mia gente. Sono un uomo libero", aveva detto il sindaco di Amatrice a settembre, ma Storace aveva rincarato la dose sottolineando come solo lui potesse avere la forza e la credibilità per poter entrare alla Pisana. Lo ha promosso al punto che si è trovato quasi costretto a chiarire su Twitter come Pirozzi non sia "suo" candidato, "ma certo ne sarei un suo felicissimo elettore".