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Roma
Regione Lazio, il fallimento della cura del ferro. Zingaretti: c'è solo Cotral

Trasporti, i due pesi e due misure di Nicola Zingaretti: da una parte le “abbandonate” ferrovie ex concesse, le disastrate Roma-Nord e Roma-Lido entrambe tra le peggiori linee ferroviarie d'Italia; dall'altra il trionfo del trasporto su gomma ed i nuovi bus della sua “creatura” chiamata Cotral. Il confronto impari tra le parti: è il fallimento della cura del ferro.

 

A confermalo lo sbilanciamento tra le parti è Legambiente che, nell'annuale dossier Pendolaria, piazza la Roma-Nord e la Roma-Lido rispettivamente al secondo ed al terzo posto nella classifica delle peggiori linee ferroviarie d'Itala, dietro solo alla Circumvesuviana. La ferrovia romana Roma-Nord, che da Piazzale Flaminio attraversa i quartieri e i comuni a Nord della Capitale, si aggiudica inoltre il Trofeo Caronte 2019 di Legambiente Lazio, il poco ambito premio alla ferrovia con i viaggi più infernali della regione, scalzando dopo anni proprio la Roma Lido che rimane al secondo posto; terza la Roma Termini-Centocelle.

Sulla Roma-Nord, i pendolari da anni continuano a soffrire per le reiterate cancellazioni di corse, lungo una tratta dalla portata di 75.000 viaggiatori al giorno e con una velocità media inferiore a 30 km/h. Ai disagi che si profilano nei prossimi mesi su tutta la linea per la messa in sicurezza, si aggiungono i prossimi lavori nella vecchia stazione Flaminio, lavori annunciati da anni e mai realizzati. Lavori che andavano programmati anzitempo, ora sono un’emergenza e Atac fa sapere che il capolinea della ferrovia sarà la stazione Acqua Acetosa mentre il servizio continuerà su gomma fino a piazzale Flaminio.

In tutto questo Zingaretti non è mai intervenuto con prepotenza per sanare la situazione riguardante le ex ferrovie concesse. Anzi, a messo da parte i pendolari disperati e si è dedicato alla promozione del trasporto su gomma di Cotral rifilando continue stoccate alla “nemica” Atac.

Il presidente della Ragione Lazio non fa infatti altro che elogiare la sua “creatura” Cotral, azienda che ha approvato il bilancio 2018 con 30 milioni di utili e che è stata sanata in passato con i soldi che dovevano essere destinati all'Atac, presenziando anche alla presentazione di 500 nuovi bus dell'azienda: “Io sono molto contento perché alcuni anni fa non ci credeva nessuno, perché Cotral era un'azienda veramente in pericolo per i debiti che aveva e per il vecchio parco autobus, ma invece questi sono stati 6 anni di rinascita. Oggi arrivano nuovi 500 pullman che porteranno a 1000 la flotta messa sulle strade negli ultimi due anni di lavoro, ma soprattutto è sana finanziariamente: per la prima volta nella storia di Cotral, l'azienda compra autobus senza finanziamento della Regione. Questo è un passaggio storico - ha aggiunto Zingaretti - perché solo 6 anni fa Cotral aveva circa 350 milioni di euro di debito e ogni anno andava ricapitalizzato. Oggi cammina con le sue ruote. Qui c'è un esempio di un'azienda pubblica che ce l'ha fatta in un contesto di aziende pubbliche che invece non ce la fanno. Anche molto vicine. I cui mezzi a volte vanno anche a fuoco. Si può fare, Cotral é la prima azienda pubblica che investe e che ottiene un buon risultati”.

La cura del ferro quindi può attendere per Nicola Zingaretti. Può attendere fino al 1 gennaio 2020, giorno in cui l'Atac sarà affiancata nella gestione dell'infrastruttura delle due disastrate ferrovie ex concesse da Astral, che poi subentrerà totalmente dal mese di giugno. Poi entrerà in gioco la “sua” Cotral: nel gennaio 2021 l'azienda affiancherà Atac nella gestione del servizio, per poi prendere in mano il tutto da sola a giugno.

Insomma, il piano di Zingaretti per togliere la Roma-Lido e la Roma-Nord ad Atac ha trascinato nel baratro anche migliaia e migliaia di pendolari mettendo da parte la cura del ferro solo per un gioco politico.

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