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Roma
Renzi, Italia Viva resta al buio: parte la crociata per cacciare la Raggi

di Federico Bosi

Dalla “Leopolda alla romana”, parte la crociata di Italia Viva contro Virginia Raggi: Boschi, Giachetti, Rosato, Ansaldi e Nobili in coro annunciano il lancio di una petizione sul sito del partito di Matteo Renzi per chiedere le dimissioni dell'“incapace e arrogante” sindaco M5S.

 

Da un cinema Adriano gremito di romani ed ex Pd ma al buio causa luci soffuse in sala, Italia Viva fa le prove tecniche della Leopolda. Maria Elena Boschi, Roberto Giachetti, Luciano Nobili, Michele Ansaldi e la new entry Anna Maria Parente rimandano ogni tipo di annuncio in campo politico-nazionale al prossimo weekend alla X edizione della Leopolda, ma comunicano l'inizio di una ferrea opposizione alla Raggi ed il lancio di una petizione online per chiederne al più presto le dimissioni.

“È pazzesco che Zingaretti non abbia detto che Raggi si debba dimettere. Noi le dimissioni di Virginia Raggi le continuiamo a chiedere con forza e annunciamo il lancio di una petizione online sul sito di Italia Viva per mandarla a casa – comunica Luciano Nobili –. Italia Viva non sarà un partitino, non sarà un luogo dove spendere il 90 per cento del tempo a litigare, Italia Viva sarà uno spazio aperto. Non saremo un pezzo del Pd fuori del Pd, ma una cosa diversa e più larga”. Nobili faceva riferimento alle dichiarazioni di venerdì in cui il segretario Pd e presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha detto che la Raggi “non deve dimettersi ma risolvere problemi di Roma”.

Dopo Nobili ha preso la parola Roberto Giachetti, ex candidato sindaco alle comunale del 2016, da poco dimessosi da consigliere comunale Pd in Campidoglio: “Raggi si deve dimettere non per i problemi giudiziari che la hanno inseguita, ma perché è un'incapace ed arrogante che sta distruggendo la città. E cosa mi tocca sentire? Il segretario del Pd che in televisione dice 'no, non si deve dimettere ma fare di piu'. Fare di più? E che deve fare, radere al suolo la città?”. Giachetti ha poi annunciato che Italia Viva porterà al termine l'alleanza di Governo con il M5S ma non si alleerà mai in futuro con il movimento fondato da Grillo e Casaleggio: “Zingaretti parla di un'alleanza anti sovranista? Io sono entrato in Italia Viva e penso che il ruolo di questo partito sia quello di creare una maggioranza riformista, quindi io non ho nessuna intenzione di legare il mio destino politico ai 5 stelle, tranne che per questo breve tratto”.

Maria Elena Boschi, capogruppo alla Camera di Italia Viva e fido braccio destro di Matteo Renzi, non mette bocca sulla questione Roma ma si limita a fare chiarezza su quali saranno le prossime battaglie del neonato partito: “Noi vogliamo dettare un'agenda diversa. Non credo che se una forza politica chiede al Governo di non alzare le tasse, non aumentare l'Iva come scritto nel programma, quella forza sia di destra. Noi siamo leali con questo Governo, Matteo Renzi è da agosto che ci mette la faccia. Era giusto fare questo tentativo, quindi siamo leali ma non stupidi e non è che tutto quello che viene da Pd e M5S per forza ci deve andare bene. Noi portiamo le nostre idee”.

Tra un discorso e l'altro dei "big" di Italia Viva sono intervenuti diversi giovani ex Pd che hanno lasciato il partito del Nazareno per quello di Matteo Renzi. Tra loro c'era anche Luca Di Egidio, 24enne consigliere municipale nel Municipio VII. Di Egidio è il primo consigliere municaple a dire addio al Pd per sposare la causa di Italia Viva: da venerdì fa infatti parte del Gruppo Misto del VII. 

Alla fine di questa “Leopolda alla romana”, Roberto Giachetti conferma che “non nascerà un Gruppo Italia Viva in Consiglio Comunale a Roma perché non c'è bisogno di un gruppo interno per fare opposizione alla Raggi”.

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