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Roma
Rifiuti, bus flambé e valzer degli assessori. Raggi all'esame Pd dopo 2 anni

Rifiuti, buche, autobus in fiamme ed un giro infinito di valzer tra gli assessori capitolini. Il Pd romano traccia un bilancio delle maggiori difficoltà nei due anni e mezzo di governo di Roma di Virginia Raggi.

 

Il sindaco M5S e la sua giunta a nudo nella fredda e spietata analisi dei dati, che rivelano una Roma intrappolata nei suoi problemi storici e sostanzialmente immobile, commentato ironicamente dallo slogan “Da Marra a Lanzalone, una Capitale senza timone”. Si parte dallo studio delle delibere di giunta, con un confronto basato su 30 mesi di lavoro tra Raggi, Marino e Alemanno. Il sindaco pentastellato ne vanta 668, l'ex Dem, su 28 mesi invece che 30, 920, mentre Alemanno 1189.

Il rapporto si sofferma poi sull'infinito via vai di assessori, partendo dal principio. Era infatti il giugno 2016 quando si dimise l'assessore al Bilancio Minnea, il primo di una lunga serie di dimissionari, sostiuto temporaneamente d De Dominicis quindi con l'attuale Mazzilo. Poi il caso Muraro, con le dimissioni e l'attuale assessore all'Ambiente Montanari. Balzo al gennaio 2017, “salta” il capo segreteria del sindaco Salvatore Romeo. Ancora vacante la di Carica Capo Gabinetto dopo le 
dimissioni a inizio settembre 2016 di Carla Romana Raineri, il magistrato che era stata nominata nel mese di luglio 2016 dal sindaco. Solo un mese dopo, lascia anche Berdini per fare spazio a Montuori. Quindi salto a luglio, con la nomina dell'Assessore Gatta (assessore ai lavori pubblici) e Castiglione (Patrimonio e politiche abitative).

Agosto 2017: Dimesso Mazzillo, sostituito da Lemetti. Frongia, inizialmente nominato Capo di Gabinetto, successivamente spostato in giunta con il doppio ruolo di vicesindaco e di assessore allo Sport. Dopo l’arresto dell’ex braccio destro del sindaco Raffaele Marra, Frongia mantiene delega allo sport e perde carica vicesindaco ricoperta dall’assessore alla Cultura Bergamo. “Notare come Mazzillo, Montuori, Gatta sono ex membri delle segreterie degli assessori”, si legge nel dossier Dem.


Ed ancora Colomban, Assessore alle Partecipate, si dimette e viene nominato Alessandro Gennaro. La delega alle Partecipate assunta dal dr. Franco Giampaoletti. Infine l'addio di Adrino Meloni (Assessorato sviluppo economico, Turismo, Lavoro) , sostituito da Cafarotti.

Spazio quindi al capitolo rifiuti, con la strettissima attualità che prende il sopravvento “Il 2018 – esattamente a metà mandato della giunta raggi - si chiude con il disastroso incendio del Tmb Salario, utilizzato impropriamente come discarica di servizio” si legge. “Raccolta porta a porta nel caos, differenziata ferma al 44,5%, Roma sommersa dalle immondizie e Ama sull’orlo del crack”, i principaali capi d'accusa.

Altra nota dolente è poi il trasporto pubblico, con 25 bus Atac in fiamme solo nel 2018. Il futuro dell'azienda appesso all'esito del concordato fallimentare, con “creditori costretti a licenziamenti del personale”. E ancora il problema della sosta selvaggio, con il bando per la rimozione delle auto fermo da tre anni. In soccorso dell'opposizione arriva nuovamente la cronaca, con l'incidente sulle scale della Metro Repubblica, che visto il coinvolgimento dei tifosi russi del Cska, simbolo di una “manutenzione scarsa o in ritardo”.

Completa il quadro apocalittico dei democratici capitolini i grandi eventi sportivi, con il “no” della giunta alle Olimpiadi, il Giro d'Italia che lascia Roma, ma soprattutto il progetto dello stadio dell'As Roma ancora fermo dopo anni di trattative e taglia e cuci.

L'assalto finale del Pd arriva sulla trasparenza, cavallo di battaglia del sindaco Raggi e di tutto il movimento. “Non vuole fare affidamenti diretti, invece li fa”, si legge “Mai fatti streaming di sedute di Giunta o di riunioni” e ancora la questione di Cristina Grancio, ex consigliera grillina in Campidolgio, “cacciata per aver manifestato il proprio dissenso su realizzazione Stadio Della Roma”.

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