Rifiuti, lavoratori Ama in protesta davanti al Campidoglio. Sciopero al 70%

Emergenza rifiuti, Ama al bivio tra l'approvazione del bilancio e scioperi. Protesta dei lavoratori sotto il Campidoglio, con l'adesione, secondo gli organizzatori, intorno al 70%.

Lo ha detto Natale di Cola, segretario generale Fp Cgil Roma Lazio, in piazza in Campidoglio con i lavoratoridi Ama per il sit in, sotto la pioggia, convocato in occasione dellosciopero di 24 ore proclamato dai sindacati per lo sblocco dellostallo sul bilancio di Ama.

Nel mirino dei lavoratori, che hanno proclamato uno sciopero di 24 ore, l'assessore al bilancio Gianni Lemmetti, considerato il responsabile del mancato via libera al bilancio 2017 di Ama. In ballo ci sarebbero 18 milioni relativi a servizi cimiteriali degli anni scorsi, vantati dalla partecipata guidata da Lorenzo Bagnacani ma che il Campidoglio non avrebbe intenzione di riconoscere. "L'effetto della mancata approvazione del bilancio è immediato -continua di Cola - L'azienda si trova in crisi, il rischio è che nelle prossime settimane la crisi potrebbe essere irreversibile perché a breve si profila una crisi forte con le banche. Il Comune non fornisce alcuna garanzia e si va verso il blocco delle linee di credito. Anzi a metà novembre c'è il rischio da parte delle banche di un'azione di rientro''.

Atteso proprio nel pomeriggio di lunedì l'ad di Ama, Lorenzo Bagnacani, per un incontro in Campidoglio.  L'atesa svolta nello stallo delle due parti è attesa in questa settimana, in un senso o nell'altro.  

''Temiamo che i creditori possano chiedere la messa in concordato dell'azienda - rivelano ancora i sindacati - Non avendo più possibilità di pagare perché le banche chiudono i crediti, l'azienda non ha più il flusso di cassa pergarantire stipendi e fornitori''. ''Per questioni di scaramanzia non vogliamo dirlo ma pensiamo si profili un altro caso Atac, sembra che ci sia uno stile di gestione orientato al fallimento. Una città come Roma non se lo merita''.