Rifiuti Roma, emergenza di Stato. Sergio Costa: “Li ho messi tutti al lavoro”
Il ministro per l'Ambiente Costa, riunisce Comune, Regione e Area Metropolitana sull'emergenza rifiuti. La denuncia dello scrittore Visentin
Rifiuti a Roma l'emergenza di Stato è dichiarata anche se non formalmente. E la vicenda della “monnezza romana” con interi quartieri sommersi arriva sul tavolo del ministro dell'Ambiente Sergio Costa.
"Ho chiesto ed ottenuto, e stanno già lavorando, che la Regione Lazio, la Città metropolitana e il Comune di Roma siano in una cabina di regia presso il mio ministero, pur non avendo io competenza, alla presenza del Prefetto di Roma per evitare l'emergenza ambientale", ha spiegato Costa ai microfoni di radio Capital.
E ha aggiunto: “I tecnici stanno camminando insieme: entro il 31 dicembre dovrà uscire un percorso tecnico che andrà sul tavolo dei due politici, della Regione e della Città, che faranno la loro scelta. L'abbiamo finalmente messi insieme a lavorare".
La denuncia di Visentin dall'Esquilino
Intanto dall'Esquilino si alza il grido dello scrittore e docente Marco Visentin, autore del volume “I Ditteri” e vincitore del premio Enzimi del Comune di Roma per l'idea narrativa e il primo capitolo del libro.
Scrive Visentin in un post denuncia: “Alle volte amici di fuori Roma mi chiedono come sia il governo Raggi a Roma. In genere rispondo Allo sbando. Ma più di una risposta, la situazione è meglio spiegata da queste immagini, che illustrano la situazione sotto casa mia nelle ultime 30 ore, con foto in ordine inverso da ora alle 19 di ieri, dopo segnalazioni e tentativi di segnalazione ai politici e all'azienda municipalizzata. Ebbene, è così ogni giorno, in ampie parti di Roma e in tutto il mio rione, il più grande del centro storico e con la maggiore concentrazione di alberghi e bed-and-breakfast. Non ci sono particolari emergenze, scioperi, manifestazioni. È semplicemente così che viene governata (e distrutta) Roma, oggi e per gli anni che verranno. L'unica preoccupazione sembra essere quella di mostrarsi attivi sui social, annunciando successi inesistenti di iniziative improbabili, fallimentari e costose, dall'albero Spelacchio alla spiaggia sul Tevere, dall'inaugurazione di cessi pubblici che vengono chiusi il giorno dopo a lotta agli sprechi passati. Ma la situazione è questa”. Le immagini parlano chiaro.
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