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Roma
Rifiuti, siccità, Atac: Raggi si prepara alle sfide del 2018. Ecco cosa accade

di Diana Maltagliati

 

Tra i rifiuti natalizi non ritirati e le foto al cadavere di Spelacchio in piazza Venezia è terminato un altro anno di giunta pentastellata in Campidoglio. Virginia Raggi ha dovuto affrontare un 2017 di assestamento e sta per andare incontro a un anno “di fuoco” per Roma e i 5 Stelle, con numerosi appuntamenti e scadenze.
Dopo che Roma ha sofferto la sete per un'estate intera ed è diventata un fiume in piena alle prime gocce di settembre, nel 2018 non saranno solo le condizioni meteorologiche a mettere in difficoltà la giunta grillina.


Rifiuti
Resta in pole position l'annosa questione della “monnezza romana”. La Capitale ha rischiato di essere invasa dai rifiuti prodotti durante le feste di Natale e solo un accordo in extremis con l'Emilia Romagna l'ha potuta salvare. Se Natale e Capodanno hanno portato migliaia di turisti a visitare la Città Eterna – ma si tratta purtroppo ancora una volta di turismo low cost “mordi e fuggi” - il fenomeno ha rischiato di peggiorare ulteriormente la già tragica questione del ritiro rifiuti da parte di Ama e l'ancora più tragico smaltimento. E se 15 tonnellate di Monnezza verranno ritirate nei prossimi 40 giorni circa (erano 43 in totale) grazie a un accordo della Regione Lazio, servono nuove soluzioni per non rischiare di arrivare a un punto di non ritorno nel 2018. I quattro impianti presenti nella Capitale sembrano non bastare e insieme ai buoni propositi l'anno nuovo dovrà portare anche i progetti per nuovi impianti di smaltimento rifiuti.


Atac
L'altra croce storica della Capitale, il sistema di trasporto pubblico romano, arriva nel 2018 a un giro di vite. Nei prossimi mesi l'Atac dovrà presentare al Tribunale fallimentare il piano aziendale, che verrà attentamente analizzato per essere poi approvato o rispedito al mittente. Alla fine del 2017, la data di consegna ultima del progetto per il futuro di Atac è stato rimandato dal Tribunale stesso, che ha deciso di concedere più tempo all'azienda, dove dirigenti e rappresentanti comunali avevano iniziato ad “accamparsi” per incontri fiume che duravano tutto il giorno e tutta la notte.


Stadio della Roma
Un nodo quasi risolto è quello dello Stadio dell'AS Roma. Tra “sì”, “no” e “forse” della giunta Raggi, finalmente la questione stadio sembra essere arrivata al capolinea o al punto di partenza, a seconda dei punti di vista. Il progetto è stato infatti approvato da Comune di Roma, Regione Lazio, governo e Città Metropolitana e Raggi stessa ha commentato la vittoria definendola “un bellissimo risultato”. Ora rimane da capire quando verrà poggiato il primo mattone a Tor di Valle, dato che il sindaco ha espresso la volontà di iniziare i lavori il prima possibile (forse addirittura in primavera), ma non ha fatto promesse.


Siccità
Non se ne parla più e i romani sembrano aver dimenticato i rischi corsi la scorsa estate, quando le condizioni di siccità estrema stavano per rendere necessario il razionamento dell'acqua potabile domestica nella Capitale d'Italia. I bisticci tra Raggi e Zingaretti avevano complicato una situazione già critica e le soluzioni proposte dall'uno e dall'altra avevano sempre connotazioni politiche di rivalsa sull'avversario. Ora mancano sei mesi alla prossima estate e il Comune di Roma dovrà organizzarsi per tempo in modo da non ri-cadere nella crisi nera che l'aveva colpito lo scorso anno.
Acea dal canto suo ha iniziato i lavori di manutenzione della rete idrica colabrodo per diminuire gli sprechi che si riversavano copiosi nel sottosuolo della città, sotto i piedi dei cittadini (quasi) ignari.


Ostia
Considerato quasi come un comune a sé stante, il territorio di Ostia rimane parte integrante del Comune di Roma. Le elezioni hanno portato a capo dell'X Municipio la candidata pentastellata Giuliana Di Pillo, ma le grane della zona litorale romana continuano ad emergere e a far tremare il Campidoglio. Prima fra tutte la questione dei clan di Ostia, venuta alla ribalta fin troppo chiaramente con l'arresto di Roberto Spada, ma sulla bocca di tutti già prima della testata inferta al giornalista della troupe della Rai.
Per far in modo che il litorale smetta di essere “terra di nessuno”, la giunta ha previsto ingenti lavori di rinnovo e manutenzione, che hanno come obiettivo quello di rendere più vivibile il territorio e di attirare i turisti che a Ostia ancora mancano.


Udienza caso Marra
Il primo appuntamento in ordine cronologico per questo 2018, però, sarà quello del sindaco Raggi col giudice dell'udienza preliminare che il 9 gennaio valuterà se rinviarla a giudizio con l'accusa di falso per il caso Marra.
Una questione che rischia di creare zizzania prima di tutto all'interno del Movimento 5 Stelle, dove una condanna anche solo in primo grado impone al cittadino eletto le dimissioni.

 

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