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Roma
Rissa al Pincio, dietro l'assembramento il mondo "trap". Caccia ai testimoni

Rissa al Pincio, dietro al maxi assembramento di sabato pomeriggio il mondo della trap romana. Un adunata organizzata via social sfociata a calci e pugni tra trapper e ragazzini seguaci delle bande rivali.

E così è in corso la caccia ai testimoni per risalire ai registi dell'assembramento, con i militari che stanno passando al setaccio diverse chat Whatsapp, Telegram, Instagram e Tik Tok. I carabinieri della Compagnia Roma Centro stanno ascoltando alcuni testimoni presenti nella zona del Pincio, piazza del Popolo e piazzale Flaminio.

Le audizioni proseguiranno nelle prossime ore, essendo tanti i nomi dei ragazzi da rintracciare. Secondo quanto si apprende, la dinamica dell'episodio non sarebbe ancora chiara. Sono diverse le ricostruzioni sotto la lente di chi indaga.

Al vaglio dei militari, anche le immagini postate sui social da diverse persone che hanno ripreso sia la maxi rissa al Pincio sia lo scontro in una fermata della metro al Flaminio.

Un 14enne denuncia l'aggressione al Pincio

Un ragazzo di 14 anni, aggredito al Pincio sabato pomeriggio, ha presentato querela ai carabinieri della stazione Roma Centro nei confronti di due persone. Secondo quanto si apprende, il minore a causa dell'aggressione ha riportato la rottura del setto nasale con 30 giorni di prognosi. Le indagini sono in corso per risalire ai due autori dell'aggressione, probabilmente anche loro minorenni.

L'informativa dei carabinieri è stata indirizzata alla procura per i Minorenni e alla procura della Repubblica di Roma. Oltre alle conseguenze penali per gli autori del pestaggio, potrebbero esserci per tutti sanzioni amministrative a causa del mancato utilizzo delle mascherine. Al vaglio dei militari le immagini postate sui social dai giovani.

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