Rogo a Castel Fusano, arrestato secondo piromane: 63enne romano con precedenti
Aperte le indagini sull'uomo fermato lunedì con fazzoletti e accendino
Scattano le manette per un secondo uomo coinvolto nell'incendio della pineta di Castel Fusano, un 63enne con precedenti residente ad Ostia Antica.
I Carabinieri l'hanno notato aggirarsi tra via di Castel Porziano e via della Villa di Plinio, prima di uscire da una pineta ed essere stato bloccato. Pochi secondi dopo ecco il divamparsi le fiamme, rese possibili attraverso tre inneschi, di cui uno molto complesso, trovati sul luogo e anche sull'uomo. Un pensionato romano di 63 anni, residente ad Ostia Antica. Precedenti per reati contro le persone e il patrimonio, ma nessuno riguardante l'ambiente. Nessuna occupazione fissa, solo lavori saltuari ed un incessante via vai dalla prigione. Sono ancora in corso verifiche su ipotetici collegamenti e relazioni con il sospettato 22enne, arrestato nella giornata di lunedì.
Poche ore prima era infatti stato arrestato un idraulico di 22 anni originario di Busto Arsizio, in provincia di Varese, ma residente ad Ostia. Il ragazzo era stato fermato dalle forze dell'ordine perché in possesso di alcuni fazzoletti di carta e due accendini. Ora il giovane è accusato di tentato omicidio, ma non sono terminate le indagini per scoprire se davvero è coinvolto nel rogo di Castel Fusano.
Intanto per il terzo giorno di fila rimane chiuso un tratto della via Colombo, mentre i Vigili del Fuoco sono ancora al lavoro per estinguere tutti i focolai presenti. In fiamme oltre 100 ettari di superfice, alla quale si dovrà procedere anche con una bonifica da terra. Continuo il via vai di aerei, ma entro la serata, confidano dalla Forestale, le areee ancora in fiamme dovrebbero essere spente. Come per la serata di lunedì, anche martedì i mezzi aerei si sono visti costretti a interrompere i lavori col calare del buio, mentre le squadre di terra hanno continuato a presidiare la zona. È stato ristabilito, invece, il servizio di autobus di linea nella tratta.