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Roma
Roma, blitz di Ultima generazione: sit-in dei militanti a piazzale Clodio
Ultima Generazione blitz al Senato

Un nuovo blitz di Ultima generazione. Stavolta a piazzale Clodio, dove si dibatteva il processo per l'assalto al Senato. Mentre si celebrava il processo, fuori, gli attivisti erano riuniti in un sit in di protesta a cui hanno preso parte decine di attivisti.

''Si è svolta oggi presso il Tribunale di Roma la prima udienza istruttoria del processo a carico di tre persone aderenti a Ultima Generazione, in relazione all’azione del 2 gennaio 2023, quando alcuni attivisti lanciarono vernice arancione lavabile sulla facciata di Palazzo Madama. I tre sono accusati di danneggiamento aggravato, nonostante la vernice sia stata completamente rimossa nell’arco di poche ore, senza lasciare alcuna traccia''. Lo fa sapere Ultima Generazione sottolineando che la prossima udienza si terrà il 21 novembre alle 13.30.

Prima udienza

Prima dell’udienza, sottolineano in una nota gli stessi attivisti, ''dalle 11, si è svolto in piazzale Clodio un sit in di solidarietà ai tre cittadini sotto processo, al quale ha preso parte anche Erri De Luca, Ginevra Bompiani, Diletta Bellotti e attivisti di Amnesty international. Erri De Luca ha preso la parola, lodando l’impegno di Ultima Generazione. Dopo l’udienza, alle ore 13.20 un gruppo di 15 persone si è distaccato dal sit in e ha iniziato a marciare lentamente sulla circonvallazione Clodia, rallentando il traffico per alcuni minuti, al fine di mostrare sostegno alle tre persone sotto processo e ribadire la richiesta di un Fondo riparazione per le vittime degli eventi estremi causati dalla crisi eco-climatica. ,l giudice ha rinviato all’udienza al 21 novembre, ore 13.30, aula 14.

La marcia

''La marcia lenta è partita alle 13.20 dall’angolo con della circonvallazione Clodia con via Golametto, ed è stata fermata dopo 5 minuti dalle forze dell’ordine, intervenute all’angolo tra piazzale Clodio e viale Mazzini - concludono gli attivisti - I cittadini che hanno preso parte sono stati portati a bordo strada e successivamente in Questura''.

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