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Roma, boom di reati ambientali. L'allarme: "Ciclo dei rifiuti disastroso"

Roma "regina" degli illeciti contro la biodeversità e corruzione ambientale, seconda in assoluto per reati ambientali totali. Il Dossier Ecomafia di Legambiente svela il poco invidiabile record della Capitale, l'associazione ambientalista avverte: "Senza un ciclo sano e virtuoso dei rifiuti sono le ecomafie ad approfittarne con i loro traffici illeciti".


La regione Lazio rimane al 5° posto per illeciti complessivi dopo le quattro Regioni a tradizionale presenza mafiosa, ma aumentano le infrazioni: 2.684 contro le 2.241 dello scorso anno. Benn 7,3 al giorno, l’8,9% del totale. Peggiora come già accennato anche la Provincia di Roma, che diventa la seconda in assoluto per reati ambientali compiuti nel suo territorio, con 1.260 infrazioni. Un quarto dei reati contro l’ambiente nel Lazio riguarda il ciclo dei rifiuti con 619 infrazioni. Provincia di Roma 3ᵃ peggior provincia con 180 infrazioni, quella di Frosinone 5ᵃ con 167 e quella di Latina 14ᵃ con 80.

Una stiruazione drammatica resa ancora peggio dal ciclo del rifiuti romano, che, secondo il presidente di Legambiente Lazio Roberto Scacchi, lascia campo a ilegalità ed ecomafiosi, che ne approfittano per alimentare i propri traffici illeciti: “La presenza delle Ecomafie nella nostra regione continua ad essere evidente, è positiva la decrescita dei reati nel ciclo del cemento ma sono allarmanti i dati riguardanti Roma e provincia, seconda in assoluto per reati ambientali totali e in testa per illeciti contro la biodiversità e reati di corruzione ambientale – commenta Scacchi -. Sembra poi chiaro, tenendo conto dell’alto numero di reati nel ciclo dei rifiuti, con il Lazio e Roma sul podio negativo delle classifiche regionali e provinciali, che laddove non esiste un ciclo sano e virtuoso sono le ecomafie ad approfittarne con i loro traffici illeciti. Le amministrazioni comunali mettano in campo tutta la propria forza nella costruzione di un virtuoso ciclo dei rifiuti, soprattutto a Roma dov'è disastroso, che lascia troppo spazio a illegalità e ecomafiosi. Alla Regione torniamo a chiedere l'istituzione dell'Osservatorio Regionale Ambiente e Legalità, per contrastare le ecomafie di tutti i settori e sostenere i cittadini in ogni territorio; e proprio attraverso l'osservatorio, c'è bisogno che sia rilanciata l'attenzione a queste tematiche, anche con focus specifico per monitorare l’attuazione della legge sugli ecoreati, perché chi inquina paghi".

Continua a scendere il numero di reati nel ciclo del cemento e dell’abusivismo edilizio: nella regione ne sono stati compiuti 347 nel 2017: erano 375 nel 2016 e 514 nel 2015. Pessimi invece, i dati invece riguardanti i reati contro la Biodiversità, che vedono al primo posto assoluto per numero di infrazioni accertate la Provincia di Roma con 510 reati; prima in questo triste record sia per numeri di reati contro la fauna terrestre (204) che per infrazioni contro la fauna di mare (306) Il Lazio complessivamente arriva al 3° posto con 727 infrazioni.

 

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