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Roma
Roma, disabile 40 giorni prigioniero in casa. Cade l'intonaco: “Siamo in ferie

di Enza Colagrosso

Oggi, giovedì 23 agosto, sono esattamente 40 giorni dall'ultima volta in cui è uscito di casa. Quaranta giorni prigioniero, senza cure mediche, perché Antonio Panci, disabile 73enne, vive in attesa che il Comune si decida a “liberarlo” costruendo un montacarichi atteso da anni.

Le case sono quelle del Comune di Roma, in via degli Armatori 11 alla Garbatella. Per la manutenzione ordinaria e per quella straordinaria il Campidoglio ha bandito una gara lumaca che solo nei giorni passati è arrivata all'aggiudicazione. Tra cartacce e bolli, l'avvio dei lavori resta comunque una chimera.

Beffa delle beffe, il mese di agosto Antonio Panci l'ha passato al telefono per chiedere aiuto. Nel suo bagno l'intonaco del soffitto è venuto giù e dopo aver chiamato i Vigili del Fuoco, ha atteso invano che il Campidoglio muovesse foglia: “Ci dispiace – gli hanno risposto al telefono – sono tutti in ferie ci sentiamo settembre”.

E così alla prima emergenza ci hanno pensato i “soliti” Vigili del Fuoco che sono andati a trovarlo per eliminare l'inconveniente. Ovvio che non si è trattato di un'emergenza,, diversamente da quella che vive il Comune di Roma dove da 3 anni non si spende 1 euro per la manutenzione delle case. Nel frattempo Panci passa il suo temo alla ricerca di soluzioni avere accesso ai fondi della legge n.13 del 9/01/89, rifinanziata a a febbraio 2018 proprio per prevedere una sorta di portafoglio per tutte le Regione, dove poter attingere per favorire il superamento o l’eliminazione delle barriere architettoniche magari con montacarichi o ascensori. I soldi per il Lazio pare che siano a disposizione in Regione ma che la Raggi non li abbia mai usati.

Già assessore comunale, Fabrizio Ghera, oggi consigliere alla Regione Lazio, segue da anni il caso del signor Panci e lo fa forse più come amico che come politico. Lui ha presentato ben 3 interrogazioni al Comune di Roma per sostenere questa sua battaglia: una a settembre 2018, una ad aprile 2018 ed una poco prima delle vacanze che ha inoltrato attraverso il consigliere Andrea De Priamo, chiedendo ogni volta di dar seguito con urgenza alla richiesta di installare un montacarichi nell’abitazione del Panci. Nessuna delle tre interrogazioni ha però ottenuto una risposta.

A sostegno di Antonio Panci ha preso la penna anche il Difensore Civico che ha scritto una lettera al Sindaco di Roma Raggi, al Presidente del Municipio VIII e al ministro Fontana spiegando la situazione del Panci e il bisogno urgentissimo per lui di avere un montacarichi.

Il Comune di Roma e i funzionari farebbero bene a vergognarsi, anche perché Panci è uno che non si arrende.

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