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Roma
Roma follia: paghi il parcheggio, incassa un cingalese che vende casalinghi

di Fabio Carosi


Benvenuti a Roma Capitale. Nella città eterna accade anche che un Municipio conceda senza gara d'appalto una o più aree di parcheggio a un'associazione di settore con scopi di sindacato e poi si scopre che gli incassi finiscono su una partita Iva di un giovane e volenteroso cingalese di 34 anni che gestisce un negozio di vicinato.

 

E fin qui ci potrebbe pure stare. Se non che il signor che rilascia H.A. 34 anni, custode del parcheggio all'Anagnina, rilascia ai clienti scontrini fiscali con una partita Iva della ditta individuale a lui intesta che si occupa sì di raccolta delle monete nei parchimetri per conto terzi ma anche di vendita di articoli per la casa nonché la vendita di generi alimentari.Ovvio, zero dipendenti per un'attività che lo dovrebbe vedere presente nel negozio e contemporaneamente a raccogliere soldi dai parchimetri che però non ci sono perché il pagamento nelle aree dell'Aga avviene in molte aree direttamente all'ingresso.

Il caso che fa strabuzzare gli occhi, se non altro per la bizzarria amministrativa e fiscale, è quello del Municipio Roma VII, quadrante est della città. Qui 821 parcheggi a raso, attraverso una convenzione che risale al 2013 e che nel tempo è stata naturalmente prorogata come se la strada comunale fosse assoggettabile ad usucapione da parte di chi l'ha avuta in affidamento, stabilisce che in via Palmiro Togliatti, Centro Commerciale Anagnina, sottopasso di via Tuscolana e Terminal Anagnina, 821 preziosi parcheggi vengano gestiti dalla Aga, l'Associazione Gestori Autorimesse, secondo gigante dei parcheggi cittadini dopo lo stesso Comune che controlla la sosta nelle strisce blu.

Tutto regolare: esiste una delibera del Municipio che norma l'attività definendo orari, spazi e tariffe orarie e giornaliere: 1 euro all'ora o frazione di ora e 2 euro al giorno, con tanto di sconto per gli abbonati Metrebus che riduce il costo giornalieri per chi deve prendere la linea A del metrò a 1,5 euro al giorno. Per la gestione di ciascuno degli 821 parcheggi a raso, il Municipio riceve 0,15 euro ciascuno.

Il resto è tutto dell'Aga e del subappaltatore e comprende le spese di gestione dell'area, come la pulizia, la manutenzione degli accessi, la vernice per le strisce e le spese. Il resto è guadagno e spese di gestione, oltre che l'Iva da versare allo Stato. Insomma, un bel business da almeno 1 mln di euro l'anno, sul quale dal 2005 ad oggi non è stata fatta alcuna gara d'appalto. Succede solo a Roma, città sempre più simile a Calcutta che brilla per fascino ma poco per organizzazione.

Note per la Guardia di Finanza, l'Agenzia delle Entrate, il Comune di Roma l'Autorità Anticorruzione di Raffaele Cantone: affaritaliani.it allega al presente articoli tutti i documenti in possesso: scontrini fiscali, foto dei cartelli dei parcheggi e documentazione del Muncipio, mentre i dati sul cingalese sono disponibili alla Camera di Commercio. Ancora un'avvertenza: il titolare della ditta è persona seria, gentile e molto disponibile, nonché onnipresente e al servizio degli automobilisti. Chissà quanto guadagna al mese.

LA DELIBERA DEL MUNICIPIO VII

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