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Roma
Roma, il cerchio magico di Raggi e Lanzalone anche sull'Ipa del Comune
Foto LaPresse

di Enza Colagrosso 

Un cerchio magico che parte da Virginia Raggi, transita per l'avvocato Luca Lanzalone e finisce all'Ipa, la Cassa di previdenza dei dipendenti del Campidoglio dove la Raggi ha chiamato al capezzale come commissario il professor Fabio Serini

Serini è alle prese con una bella gatta da pelare dove inefficienze e problemi gestionali si sono incancreniti nel tempo, a tal punto che il sindaco ha deciso di metterci mano, dandogli pieni poteri per sbrogliare la matassa. E che ha fatto Serini? Dopo lo scioglimento del Cda e l'insediamento ha ottenuto un secondo mandato. Solo che la notizia è arrivata dalle intercettazioni dell'inchiesta “Stadio Roma” in l'avvocato Lanzalone racconta come sia stata proprio sua l’idea di proporre alla Raggi la figura di Serini da mettere all’Ipa. E Serini, consapevole che le scelte vere le faceva Lanzalone piuttosto che la Raggi, è proprio a lui che si rivolge per chiedere la proroga del contratto e un piccolo ritocco al suo compenso.

Con Serini saldamente in Sella, l'Ipa diventa una succursale di Genova. Serini ha iniziato ad avviare nomine per i suoi più stretti collaboratori senza un bando, ma attingendo ad un cerchio magico di amici. Lui natio della Liguria, chiama così a Roma avvocati provenienti da Suvereto, in Liguria. Meglio non prendere avvocati romani, si sarà detto Serini, meglio sceglierli a casa propria tra gli amici di tante battaglie di vita. Ecco allora arrivare all’Ipa l’avvocato Francesca Mazzara, con cui Serini aveva condiviso il sogno politico di “Insieme per Suvereto”, nel lontano 2004, e poi molte altre esperienze.

Dopo di lei arrivano all’Ente anche altri professionisti, ma tutti con l’accento ligure. Facile intuire che il motto del Commissario straordinario dell’Ipa deve essere: “Squadra vincente non si cambia” e, a conferma di ciò, sempre con la stessa procedura che non utilizza bandi né alcun confronto di curriculum arriva a maggio 2018 l’avvocato Luciano Costantini, dello studio legale “Lanzalone & partners”. Poi Costantini arriva all’IPA e Lanzalone ottiene consulenze dall’Ente. Il “cerchio magico” si chiude.

LE INTERCETTAZIONI

Parla Luca Lanzalone

«Dall’altra parte, Serini mi fa tutto un panegirico sul discordo dell’Ipa, che adesso lui, insomma, gli sembra di essere poco remunerato. Gli ho detto “guarda, parlane con la Raggi”». “ Mi ha chiesto anche la proroga di un anno dell’incarico. E lo chiede a Lanzalone, l’uomo che lo ha fatto nominare. «Già ogni tre per due mi chiedi delle cose e vabbè, per quanto posso, cerco di farle».

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