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Roma
Roma, il Comune smarrisce strade, muri e rotatorie: nessuno sa di chi sono

Un muro di terra che non è di nessuno; una rotatoria che non è di nessuno. Pezzi di Roma di cui non si sa se la proprietà è del Comune o dei privati. Roma perde pezzi.

 


Succede nel quadrante sud, tutto nella zona dell'Ardeatina, la strada budello che vomita migliaia di automobili verso il centro della città e che ha lo stesso tracciato e la stessa dimensione dell'inizio del secolo scorso, quando la zona era tutta campagna e i viandanti temevano le scorribande dei briganti. Prima governava lo Stato Pontificio, poi i Savoia, quindi la Repubblica ma la Via Ardeatina è rimasta sempre la stessa.

I FATTI

Una collinetta smotta per un'acquazzone e blocca la via Ardeatina ma il Comune di Roma non può fare i lavori perché non sa se la proprietà e la competenza sono della stessa amministrazione o di un privato. Poco più in là alcuni cittadini chiedono di adottare una rotatoria per garantire la deforestazione da incuria ma sempre il Comune di Roma quell'area verde che fa da spartitraffico non l'ha mai iscritta al Catasto del Verde, quindi non essendo ufficialmente proprietario dell'anello pieno di erbacce non può intervenire né cedere la manutenzione ai volontari del quartiere.

LO SMOTTAMENTO

Una settimana fa, complice la pioggia torrenziale, un muro di terra si è sfaldato e da allora la strada è stata ridotta a senso unico alternato col risultato che la coda del primo lunedì a scuole aperte è arrivata addirittura sulla Nettunense, qualcosa come 15 chilometri più a monte.
Da allora i vigili urbani presidiano due semafori ma di lavori non se ne parla. E questo perché dalle carte catastali del Comune non si capisce se il ripristino della collina di terra è di competenza comunale o del privato che ha un'attività commerciale limitrofa e quindi nel dubbio nessuno si muove, anche perché nessuno è in grado di decidere chi deve pagare i lavori. Nell'attesa l'intera zona è un inferno di traffico al mattino e alla sera.

LE ROTATORIE

Realizzate a Giubileo iniziato ma finanziate coi fondi dedicati, le rotatorie dell'Ardeatina in due anni e mezzo hanno visto una sola volta i giardinieri al lavoro per potare la giungla che era cresciuta indisturbata e aveva superato l'altezza media di un'automobile. Così il Comitato di Quartiere Tor Pagnotta, Bel Poggio e Casale Bicocca aveva proposto al Comune una sorta di adozione in cambio pubblicità.

Lo scorso 1 giugno il Comune risponde con una raccomandata al Comitato che se la vede recapitare il 18 settembre, quindi tre mesi e più dopo. Tra le righe c'è scritto chiaramente che il Comune non può cedere l'area ai privati per la manutenzione e che quelle rotatorie “richieste in adozione non sono in consegna al Dipartimento Tutela Ambiente”. Traduzione: a due anni di distanza dalla fine dei lavori, il Campidoglio non ha ancora chiuso la pratica dell'inserimento nel piano del verde, quindi nessuno può metterci le mani per pulirle. Fosse pure un privato armato di buona volontà.

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