Roma in musica: Rolling Stones, viaggio nei quartieri dove nasce il rock cult

“Un viaggio in tutti i quartieri romani, in una Roma inedita presentata da chi la traduce in note rock. Così la propone Rolling Stones: la rivista che incorona i talenti musicali.

Rolling Stones, la rivista patinata della musica rock sceglie la città eterna come protagonista da prima pagina: da Tor Pignattara con i suoi murales sulla routine del quartiere alle terme di Diocleziano, sfondo per la chitarra italo-britannica di Anna Calvi; il contrasto Roma nord- Roma Sud sono quinte d’elezione per la nuova serie tv ‘Romeo+Giuly’, nell’incontro-scontro d’amore eterno e Piazza del Popolo la vetrina giusta per il flash mob musicale del duo di X Factor Maleskin.

"Ai romani dite una cosa al resto d'Italia un'altra
"A “Tor Pignattara”, così soprannominata dai signori del giornalismo rock, va l’onore di aprire la prima puntata della serie dedicata ai quartieri di Roma. A vincere la prima pagina della rivista patinata della musica 4.0 sono le serrande parlanti, un po’ vandale e un pò artiste, del quartiere più trendy e multiculturale della Capitale. Un tributo che vuole valorizzare un angolo di città che ,con i suoi i murales è espressione dell’anima di una città disordinata e un po’ degradata, ma anche vissuta e raccontata dai suoi protagonisti della quotidianità, che tra artisti, con pennelli o strumenti musicali poco importa, dove lo Slargo Acquedotto Alessandrino si produce in un murales d’autore, del foggiano Agostino Iacurci ( Clear Sky on the Pink House, 2015) e anche “ Mamma Alimentari SAS” non rinuncia all’arte sulla serranda, esattamente come il salone di bellezza di Natale Palli, che chiama Diego di Chr Lab e gli commissiona il suo murales al posto dell’ insegna. All’ombra dei murales che impettiti urlano i loro colori al cielo sui palazzi e sulle mura dell’acquedotto, lo slargo ha bisogno anche di regole. Si legge: “ vietato gettare a terra cartacce, sigarette, gomme da masticare, lattine bottiglie”; regole che arginano il disordine e il degrado con scritte semplici, forse banali, ma di comune senso civico che, se rispettate, portano alla costruzione di un’oasi felice, dove la multietnicità è un valore aggiunto.

Qui la musica, i book club e i mercatini accompagnano la routine dei volontari del bau Park, gli amici di Molly, mentre compiono il loro gesto quotidiano d’amore ripulendo il parco per tutti. Anche questo, senza dubbio, è un gesto d’autore che non può sfuggire ai musicisti, che nella cadenza quotidiana, lo considerano il basso ostinato del sapere vivere. E fors’anche sopravvivere, qualche volta.

"Maneskin, la seconda puntata della Roma in musica.
Questa volta va in scena il flash mob"Piazza del Popolo di ieri può considerarsi la seconda puntata del tour romano proposto da Rolling Stones: è qui che per un attimo la musica ferma la corsa quotidiana dello shopping e incanta gli astanti: ad andare in scena all’improvviso è il duo che ha appena calcato le scene di X Factor. Tornati a casa, a Roma, Damiano e la sua band emo, e si produce in un concerto improvvisato. E la quinta non è delle più scontate: la piazza che sorge ai piedi del Pincio e che ospita dipinti del Caravaggio ( come la Conversione di San Paolo, e la Crocifissione di San Pietro), gli affreschi del Pinturicchio, le architetture di Raffaello Sanzio e Bramante; tesori racchiusi in una delle due mastodontiche chiese della piazza, precisamente quella firmata da Lorenzo Bernini. Qui, dove batte il cuore artistico della città eterna perfino la band Maneskin rinuncia all’estetica truzzi del suo solito look androgino da horror americano, lasciando a casa calze a rete e mascara, e proponendosi alla folla con una giacca più sobria. Forse per passare inosservato alle forze dell’ordine, giusto il tempo per presentare l’ultimo singolo, nella paura che intervengano le forze dell’ordine, vista la folla di fan, fotografi e giornalisti che in un minuto hanno affollato la strada.

"Le terme di Diocleziano fanno da sfondo alle note della chitarra seducente e struggente dell’italo-londinese Anna Calvi "
Le più grandi terme della Roma antica si liquefano nelle note dell’eroina della chitarra dell’ultimo decennio: da quel debutto, accompagnato dal suo mentore Brian Eno, con il brano “The Prizefighter and the Heiress” inserito nell’album Been Listening di Johhny Flinn, non si è mai fermata. Ed anche lei, la sognatrice sensuale e introversa della chitarra degli ultimi dieci anni, racconta le note del suo singolo “don’t beat the girl” all’ombra delle mura antiche delle terme romane.

"Il contrasto Roma-nord Roma sud la quinta della serie tv Romeo+Giuly"
E torna in pagina Roma, con un party di lancio ambientato nelle già famose terrazze romane del quartiere bene, perché a raccontare il contrasto tra Roma nord e Roma sud sarà su Fox dal 17 settembre la serie tv “ Romeo+Giuly”. Gli amanti veronesi, diventati un simbolo dell’amore incondizionato che supera in un abbraccio eterno le diatribe delle piccolezze quotidiane, è ambientata non a caso nella Capitale. Non è una puntata dedicata a un quartiere, bensì a due: Roma nord e Roma sud, le due parti della mela le cui contraddizioni sono già finite in pellicola nel film premio Oscar targato 2013 di Paolo Sorrentino, “ La grande bellezza”.   Tanto per ribadire che superare le differenze culturali che affondano le radici in due provenienze etniche diverse, è ardua, ma non quanto quella di superare i vizi e i pregiudizi mentali che nascono da due quartieri di una città metropolitana come Roma, dove pretendono di convivere bon ton e degrado, perbenismo ipocrita e semplicità verace e convinta. Tanto per dire che la quinta d’elezione per la tragedia shakespeariana non è per forza Verona. Nel 2018 le contraddizioni culturali di questi due quartieri romani infatti, distanti su tutto, possono ben raccontare come si può vivere un’esistenza partendo da abitudini culturali agli antipodi, e magari per questo sentirsi stranieri a casa propria.