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Roma
Roma nei rifiuti, 9 cittadini su 10 ignorano le regole nel caos differenziata

Solo il 33% dei romani sa dove si trova l'isola ecologica della propria zona di residenza. E il 90% dichiara di non essere a conoscenza del servizio gratuito di ritiro di rifiuti ingombranti a domicilio. Nel caos differenziata i cittadini della Capitale non sanno come muoversi.

 

Basta navigare sui social network per rendersi conto che il problema della spazzatura a Roma non è mai stato risolto del tutto. Tra i ritardi dei furgoncini Ama e la gestione complicata dell'azienda del ritiro rifiuti, la maggior parte dei cittadini ignora che alcuni servizi sono garantiti e gratuiti. É il caso del ritiro dei rifiuti domestici ingombranti, per esempio, che può essere attivato con un numero di telefono e prevede che Ama arrivi davanti alla casa del cittadino che l'ha interpellata per occuparsi di divani, armadi e frigoriferi. Il servizio prevede un numero massimo di interventi mensili e annuali, ma consente ai romani di sbarazzarsi di quegli oggetti così grossi che non entrerebbero in un'automobile. Solo un cittadino su 9 però lo sa e questo comporta sporcizia e misure straordinarie per l'Ama che si ritrova a dover affrontare cassonetti contenti la spazzatura straordinaria. A raccogliere i dati a riguardo, che non hanno però valore scientifico, sono stati gli organizzatori del Re Boat Race, la prima regata italiana di barche costruite con materiale di riciclo. L'iniziativa del sondaggio ha interessato il Centro Commerciale Euroma 2 ed è stata lanciata per promuovere lo sviluppo sostenibile e l'economia circolare.


È emersa nel complesso una forte mancanza di informazioni da parte dei cittadini in fatto di raccolta differenziata e di conoscenza dei servizi. Solo il 33% dei romani conosce l'isola ecologica della propria zona di residenza. Quasi la metà dei cittadini intervistati, il 48% del campione, ritiene che il tipo di raccolta “porta a porta”, preceduto da adeguata informazione e condivisione con i cittadini e/o amministratori di condominio, potrebbe migliorare il servizio di conferimento dei rifiuti. Eppure solo il 25% sarebbe disponibile a pagare una piccola tassa per questo servizio.

Quando è stato chiesto loro quanto ritenessero pulita la loro città, Roma si è aggiudicata un 4 su 10  per la condizione delle strade e un 5 su 10 per parchi e nelle aree verdi. Secondo i romani, questo tipo di sporcizia permane a causa dei pochi cestini disponibili e della bassa frequenza con cui vengono svuotati da Ama. Per il 75% del campione, inoltre, la raccolta differenziata è percepita come un obbligo e non come un impegno sociale. A causare il degrado dei cassonetti, sempre secondo gli intervistati, è principalmente l'usura degli stessi e la loro poca funzionalità, nonché i tempi di raccolta eccessivamente dilatati.

Colpevole della cattiva gestione ambientale per il 30% sarebbe la ditta incaricata, per il 25% il cittadino, per il 15% il Comune di Roma e per il 30% tutte le opzioni precedenti rientrerebbero nel problema.

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