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Roma
Roma, Open d'Italia: Fitzpatrick al comando e Filippo Celli parte forte

Dopo il primo giro dell'Open d'Italia si insegue Matt Fitzpatrick, seguito al secondo posto da Rory McIlroy. Il migliore tra gli azzurri è Filippo Celli, che guadagna la 14esima posizione.

Nonostante la gara abbia subito un ritardo nella partenza a causa del maltempo e sia poi stata sospesa per oscurità, il verdetto della prima giornata dell'Open d'Italia vede al comando Matt Fitzpatrick, con il secondo posto conquistato dal nordirlandese Rory McIlroy. Grande esordio per Filippo Celli, che si piazza primo tra gli italiani, posizionandosi al 14esimo posto, mentre il campione in carica Nicolai Hojgaard è decimo. Ma la sfida che ha in palio la qualificazione alla Ryder Cup 2023 è ancora tutta da giocare.

I parziali dopo il primo giro ancora da concludere

Un'ora di ritardo a causa del maltempo e la sospensione della gara per oscurità non hanno permesso di finire la prima giornata all'Open d'Italia, che vede ’inglese Matt Fitzpatrick, numero 11 al mondo, al comando nella classifica provvisoria con “meno 5”, dopo 15 buche giocate, e il nordirlandese Rory McIlroy, numero due del World Ranking, al secondo posto con 67 (-4). Fitzpatrick ha realizzato cinque birdie senza bogey e sorpassato il gruppo di McIlroy che comprende, sempre con 67, lo spagnolo Adri Arnaus, il malese Gavin Green, lo scozzese Scott Jamieson, l’inglese Eddie Pepperell e il francese Antoine Rozner. Ma la gara è apertissima e sono numerosi i giocatori che possono ribaltare il risultato, dallo spagnolo Alvaro Quiros, fermato dopo 16 buche, fino all’olandese Joost Luiten, che ne ha cinque ancora a disposizione. Subito dietro, decimo con 68 (-3), si è piazzato il danese Nicolai Hojgaard, che difende il titolo. Il capitano del Team Europe alla Ryder Cup 2023, Luke Donald, non è riuscito a completare il round, finendo 14esimo con “meno 2” dopo 14 buche, mentre ottiene la 24esima posizione il norvegese Viktor Hovland, numero dieci mondiale, con “meno 1” dopo 15. Francesco Molinari è 83esimo con 73 (+2).

Filippo Celli è il migliore tra gli azzurri

Il primo round per gli italiani in campo ha visto un'ottima partenza per l'esordiente Filippo Celli, con il 22enne romano che dopo qualche difficoltà a causa del vento, dove per dieci buche (due bogey, quattro birdie) ha inseguito il par, dall'undicesima giocata, che per lui era la seconda del percorso essendo partito dalla dieci, ha svoltato la sua gara e con quattro birdie si è portato in alta classifica, conquistando la 14esima posizione con 69 (-2). Si ferma per ora all'83esima posizione Francesco Molinari con il punteggio di 73 (+2), mentre hanno registrato una buona partenza anche Luca Cianchetti e Andrea Saracino e sono in 47ª posizione con il par Guido Migliozzi e il vice capitano europeo alla prossima Ryder Cup, Edoardo Molinari. Renato Paratore è 65esimo con +1 alla 13esima insieme al dilettante Flavio Michetti, stoppato alla 11esima. Andrea Romano ha lo stesso score di Francesco Molinari.

Molinari, “Calo alle seconde nove buche, ora darò il massimo”

“Nelle prime nove buche credo di aver giocato abbastanza bene mentre nelle seconde c’è stato sicuramente il calo. Quella dell’Open d’Italia, dal punto di vista delle emozioni e delle sensazioni, non è mai per me una settimana semplice. Rispetto al BMW PGA Championship ho fatto registrare un passo indietro, ma niente di preoccupante. Ho pagato a caro prezzo alcuni tee shot sbagliati che mi sono costati diversi bogey. Ora devo prepararmi per il secondo round, darò il massimo”.

Filippo Celli all'esordio, “Voglio dare il massimo e divertirmi”

“Ho giocato molto bene nonostante una partenza sfortunata e condizionata dal forte vento. Nelle seconde nove buche tutto è cambiato: ho imbucato ottimi putt e sono contento per questo esordio da professionista – ha detto il 22enne romano. - Il percorso del Marco Simone Golf & Country Club oltre ad essere bellissimo, con green eccellenti, è davvero duro. L’obiettivo è quello di dare il massimo e di divertirmi. E’ sempre emozionante giocare davanti al pubblico di casa e vedere al proprio fianco amici, parenti, è stimolante e importante”.

Ai microfoni anche Fitzpatrick e McIlroy

L'inglese: “Ho giocato bene, ma sono stato anche fortunato. Ho bisogno di affinare il gioco con il driver. Purtroppo l’interruzione causa maltempo, mi ha complicato la giornata. Adesso non devo far altro che mantenere alta la concentrazione in attesa della ripresa del gioco”, ha detto il 28enne di Sheffield, campione in carica dello Us Open. McIlroy: “Un buon primo giro, nonostante un inizio difficile condizionato non solo dal vento ma anche dal fatto che ieri sera siamo stati a cena con tanti colleghi europei, da Luke Donald a Francesco ed Edoardo Molinari, e ho dormito poco. L’eagle alla buca 3 ha acceso la scintilla e poi tutto è cambiato. Questo è un campo da Ryder Cup e sarà ancora più bello nel 2023 per il grande evento che vedrà di fronte il team Europe e il team Usa. Qui in Italia ho già vinto nel 2006 da dilettante, ora ho ancora tre round da affrontare e spero di arrivare a domenica con buone possibilità per lottare per il titolo. Molto dipenderà dalla confidenza che prenderò con il campo".

La Ryder Cup 2023 all'insegna dell'inclusione con “Golf4Autism”

Al Progetto che coinvolge oltre 100 ragazzi under 18 con disturbo dello spettro autistico e a cui hanno aderito 17 circoli in tutta Italia con 70 maestri formati dalla Fig, è stata dedicata una conferenza nel Media Center del Marco Simone Golf & Country Club. L'iniziativa ha preso vita con il patrocinio della Federazione Italiana Golf, in collaborazione con l'Associazione di volontariato “Una breccia nel muro” e il supporto del circolo Archi di Claudio Golf Club di Roma. Nel corso della conferenza sono intervenuti Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023, Piero Sabellico, maestro di golf della Scuola Nazionale e di Golfprogram, Alberto Zuliani, Professore emerito scienze statistiche all'università La Sapienza e Presidente di "una Breccia nel muro; Fiorenzo Laghi, Direttore del dipartimento di Psicologia dei processi di sviluppo e socializzazione presso La Sapienza, Francesco Tardella, Presidente Rotary Golf Italia ed Erika Tritoni, che ha raccontato l’esperienza sul campo di suo figlio Tommaso.

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