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Roma
Roma, Polizia Locale: nessun provvedimento disciplinare per Di Bella

Nessun provvedimento disclipinare per Gabnriele Di Bella. E' stata archiviata definitivamente l'istruttoria di sospensione dal sevizio nel Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale  nei confronti dell'ex comandante dei Vigili di Rocca di Papa dove Gabriele Di Bella - funzionario del Gruppo Parioli e comandante tuttora di Nemi - era stato distaccato

La nota disciplinare era del periodo di maggio scorso, poco dopo il ballottaggio delle amministrazioni comunali tra De Santis e Calcagni, due mesi dopo il 31 marzo, con netto ritardo rispetto ai tempi consentiti, secondo il comandante destinatario della nota disciplinare arrivata dal Campidoglio .

Le dichiarazioni di Di Bella

"La colpa del comandante secondo la segretaria comunale - spiega Di Bella - è di avere denunciato un tentativo di corruzione durante il suo mandato ai Castelli Romani, esattamente nel gennaio del 2020. Ma questa misura è stata ritenuta immotivata dal Dipartimento risorse umane del Comune di Roma, continua l'ex comandante. Perchè dal momento che mi veniva contestato dalla segretaria generale del Comune di non avere informato della denuncia alla Procura di Velletri il mio diretto superiore o il responsabile della prevenzione della corruzione dell'Ente. Tra l'altro quest'ultima figura,  non era all'epoca stata nominata e l'allora sindaca Veronica Cimino era a conoscenza eccome della situazione visto che anche lei denunciò il caso di corruzione. E lei era la mia diretta superiore come sindaco. Quindi io ho agito in maniera legittima e legale, come sempre, in questi oltre 30 anni di lavoro nella pubblica amministrazione ". 

Parte civile con l'ex sindaca

In questi mesi sia Gabriele Di Bella che Veronica Cimino - come riporta il sito Mamimilio.it - sono stati parti civili nel procedimento a carico del titolare di una ditta boschiva edilizia, indagato per l'istigazione alla corruzione nei confronti dell'ex comandante della Municipale. "È il 4 gennaio di tre anni fa - ricorda Di Bella - che, come comandante di Rocca di Papa avevo anche l'interim per Nemi, mentre sono in attesa degli operatori del servizio veterinario per la rimozione di una carcassa di animale in via dei Laghi vengo avvicinato da un uomo di mezza età. Prima mi offre in regalo una costosa bottiglia di champagne italiano, come augurio per il nuovo anno. Subito rispondo che non bevo liquori, vino, spumante o altro e rifiuto di netto il gesto. Quindi mi dice di leggere almeno il biglietto di auguri, apro la busta e vedo diverse banconote di vari tagli alti, che restituisco subito al soggetto. Così appena risalito nella macchina di servizio telefono subito in Procura e spiego che succedono cose al quanto anomale a Rocca di Papa. Proprio nel periodo successivo, mentre ci sono in ballo i lavori di ricostruzione dell'edificio comunale danneggiato nell'esplosione che costò la vita al sindaco Emanuele Crestini e al delegato comunale al cimitero Vincenzo Eleuteri. Poi succede che l'amministrazione della sindaca Cimino il 29 novembre 2022 cade dietro le dimissioni presentate dal notaio di sei consiglieri di maggioranza e quattro di minoranza ed io, con una mail Pec spedita alle due della notte del 30 novembre  vengo rimosso nell'incarico distaccato di comandante che doveva durare fino a fine anno dalla commissaria prefettizia arrivata da poco ad amministrare il Comune.  Non dimentico che il 29 novembre era stato anche il giorno in cui sia io che Veronica Cimino venivamo convocati come testi in Procura". 

Il lavoro nell'Osservatorio regionale

Oggi il comandante Gabriele Di Bella è membro dell'Osservatorio Regionale sulla Sicurezza, e continua la sua lotta contro la corruzione pubblica e conclude la sua conferenza stampa di ieri commentando: " E' veramente difficile indossare una divisa onestamente, ma possiamo farcela a rimanere integerrimi e onesti nel nostro lavoro pubblico e di agenti di polizia giudiziaria, nel mio caso ci sono riuscito ed invito tutti i miei colleghi a farlo, senza farsi intimorire da nessun gioco di interesse pubblico e privato . E desidero anche ricordare che per la legge che tutela i dipendenti pubblici che segnalano casi di illegalità, non sarei dovuto nemmeno essere allontanato dal mio incarico, ma continuo imperterrito la mia battaglia a favore della legalità sempre senza indugio. Ora ho scritto nuovamente al prefetto di Roma, che ho già incontrato, per un incontro a breve, per fare il punto della situazione. Le situazioni di cui ci siamo occupati a Rocca di Papa, hanno riguardato sempre la legittimità dei bandi e degli appalti e i controlli in ambito pubblico, sulle antenne selvagge abusive, le spese per gli eventi e le sagre, il taglio boschivo, lavori edilizi, trattamento dei rifiuti, tutti ambiti in cui è necessario fare chiarezza ulteriormente ". 

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