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Roma
Roma si blinda per i funerali di Napolitano: piano sicurezza della Prefettura
Giorgio Napolitano

Roma si blinda per i funerali di stato di Giorgio Napolitano. Più di 1500 agenti presidieranno i percorsi blindati per le delegazioni in arrivo a Roma. Le esequie, in rito laico, si svolgeranno a Montecitorio. La politica italiana e mondiale si prepara a dare l’ultimo saluto all'ex Presidente della Repubblica, morto venerdì sera all’età di 98 anni. Una sequenza frenetica di riunioni sta scandendo le ore che precedono il rito laico dei funerali, un inedito assoluto nell’aula della Camera.

C’è da stabilire il cerimoniale e il cronoprogramma, in collaborazione con la famiglia del presidente emerito della Repubblica, in particolare con il figlio Giulio. E poi, in primis, la sicurezza affidata all'organizzazione sempre impeccabile del Prefetto Lamberto Giannini

La cerimonia

La cerimonia inizierà alle 11 e 30 di martedì. È stata prevista una diretta tv su Rai Uno. Saranno predisposti maxischermi all’esterno dell’edificio. Le autorità, a cominciare dal presidente Sergio Mattarella, troveranno spazio nell’emiciclo, gli ospiti riempiranno le tribune, due spicchi saranno riservati ai giornalisti. L’Eliseo ha comunicato che sarà presente anche il presidente francese Emmanuel Macron. Il cerimoniale, come avviene per i funerali di Stato, è in capo a Palazzo Chigi, ma la scelta degli oratori sarà fatta dalla famiglia. Gli interventi previsti al momento sarebbero nove: dopo i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, sono confermati l’ex premier Giuliano Amato e il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente emerito del Pontificio consiglio della cultura, che con Napolitano ha condiviso colloqui e confronti sul tema del dialogo tra laici e credenti. Nella lista degli interventi potrebbero esserci anche Anna Finocchiaro, Gianni Letta e Paolo Gentiloni, ma si attendono conferme, e due familiari di Napolitano. Si prevede che la funzione possa durare 90 minuti, per concludersi quindi entro le 13.

Macron ci sarà

Domani ci sarà anche il presidente francese, Emmanuel Macron, a Roma unicamente per partecipare alla cerimonia civile, come precisano fonti dell'Eliseo.  Alla domanda se Macron avesse in programma incontri a margine dell'omaggio all'ex capo dello Stato a Montecitorio, le fonti presidenziali francesi hanno risposto: "Nessun incontro, va solo per la cerimonia". E alle esequie presenzierà anche il presidente federale tedesco, Frank-Walter Steinmeier. La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha deciso che la bandiera europea e quella italiana sventoleranno a mezz'asta davanti a tutti i palazzi parlamentari.

I precedenti di Iotti e Ingrao

Due soli precedenti, sempre in forma laica, ma entrambi celebrati all’esterno della Camera, in piazza Montecitorio. Il più recente fu nell’ottobre 2015, per la morte di Pietro Ingrao. Eravamo in pieno renzismo: Matteo Renzi sedeva a palazzo Chigi, Sergio Mattarella era stato eletto a fine gennaio. L’orazione funebre la tenne Alfredo Reichlin. C’erano don Ciotti, Citto Maselli col pugno chiuso, Ettore Scola. Bandiere rosse di Rifondazione e Bella ciao. Poca gente in piazza. Il primo funerale di Stato davanti alla Camera, invece, fu nel dicembre del 1999, per la morte di Nilde Iotti, tre volte presidente della Camera. In quel caso parlarono Luciano Violante, proprio Giorgio Napolitano, Walter Veltroni, Livia Turco, Tina Anselmi, Oscar Luigi Scalfaro. Al Quirinale c’era Carlo Azeglio Ciampi. Premier era Massimo D’Alema.

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