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Roma
Roma: usura, estorsioni e droga. Decapitata la mafia capitale di Montespaccato

Da Mafia Capitale a Mafia di quartiere: 58 arresti e sequestri di beni per 7 mln di euro nella zona di Montespaccato dove regnava “Lo Curto”, al secolo Franco Gambacorta, uno dei “padroni di Roma” individuato dai giudici con l'inchiesta su Mafia Capitale.

Così dalle prime luci dell’alba, è iniziata una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma e della Polizia di Stato, con la collaborazione della Guardia Civil spagnola,  tra Roma, la Sardegna, il Molise e il Piemonte, nonché in Spagna, per dare esecuzione a un’ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di 58 persone, emessa dal GIP di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di un’associazione per delinquere, egemone nel quartiere capitolino di Montespaccato, capeggiata da Franco Gambacurta, finalizzata ad una serie indeterminata di delitti aggravati dalle modalità mafiose (art. 7 L. 203/91), in particolare usura, esercizio abusivo del credito, estorsioni, sequestro di persona a scopo di estorsione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, riciclaggio e reimpiego di capitali di provenienza illecita, intestazione fittizia di beni immobili, rapporti creditizi, attività economiche ed imprenditoriali, nonché di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dalla transnazionalità.

Contestualmente, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma stanno eseguendo un decreto di sequestro di beni, emesso dal Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della Procura della Repubblica – D.D.A. di Roma, riguardante 12 esercizi commerciali, 14 immobili, diversi rapporti finanziari e quote societarie, nonché numerosi veicoli, per un valore stimato di circa 7 milioni di euro.Il provvedimento restrittivo si basa su una indagine dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di via in Selci, nella quale è confluita una attività investigativa della Polizia di Stato, sviluppata negli anni 2012 – 2017, che ha consentito di sgominare un’associazione per delinquere, egemone nel quartiere capitolino di Montespaccato, capeggiata da GAMBACURTA Franco, i cui partecipi hanno commesso svariati delitti contro la persona ed il patrimonio aggravati dal metodo mafioso, acquisendo altresì il controllo occulto di attività imprenditoriali e di risorse economiche. Nell’ordinanza di custodia cautelare, inoltre, è contestata a numerosi  indagati l’appartenenza, a vario titolo, a due distinte associazioni finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti: la prima capeggiata da GAMBACURTA Franco e dal fratello GAMBACURTA Roberto, capace di importare ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana, distribuiti al dettaglio nel quartiere di Montespaccato; la seconda diretta dai fratelli colombiani PAEZ NINO Jorge Rodriguez e PAEZ NINO Pablo Andres, i quali hanno organizzato l’importazione in Italia di diverse partite di cocaina, tramite un soggetto strettamente collegato ai fratelli GAMBACURTA.

Il lavoro dei Carabinieri del Nucleo Investigativo ha permesso di fare luce sulle dinamiche criminali della zona Nord della Capitale, in particolare nei quartieri di Montespaccato e Primavalle, dove il gruppo criminale GAMBACURTA ha imposto la propria supremazia, commettendo numerosi delitti che, a volte, non sono stati denunciati dalle vittime per il timore di incorrere nella vendetta del sodalizio.

Inoltre, le indagini dei Carabinieri hanno documentato il coinvolgimento di NICITRA Salvatore in una tentata estorsione consumata ai danni di un imprenditore. In questo caso NICITRA, grazie alla sua fama delinquenziale, è stato chiamato a fare da arbitro per ricomporre una controversia insorta tra GAMBACURTA Franco ed esponenti del gruppo criminale di SENESE Michele in ordine alla titolarità dei crediti vantati nei confronti dell’imprenditore, imponendo a quest’ultimo, con modalità mafiose, di corrispondere la somma di 100.000 euro a ciascuno dei contendenti.

Per l’esecuzione del provvedimento restrittivo in Spagna nei confronti di cinque cittadini colombiani domiciliati nello stato iberico, i Carabinieri di Roma, grazie al Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, stanno lavorando in strettissima sinergia con l’U.C.O. - Drogas de la Guardia Civil di Madrid.

Con gli arresti odierni si chiude un capitolo della storia della criminalità romana che, come è stato dimostrato dall’indagine, è connotata da strutture organizzate ed assolutamente pericolose, assimilabili alle organizzazioni di stampo mafioso tristemente note in Italia e nel mondo.

 

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