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Roma
Romani in fila pure da morti. Cremazioni: tempi d'attesa se va bene 15 giorni

di Fabio Carosi

Romani in fila anche da morti. Già, perché essere seppelliti a Roma è quasi un'impresa soprattutto per chi abita nel quadrante sud. Loculi esauriti al cimitero Laurentino, così salme e parenti sono costrette quasi ad emigrare al cimitero Flaminio a Prima Porta. Distanza: 45 chilometri al netto del traffico.

Succede solo a Roma, dove la previsione per l'esaurimento degli spazi cimiteriali del secondo cimitero è stata ampiamente superata da anni ma nessuna amministrazione (Marino-Raggi) ha voluto mettere mano all'ampliamento. Ed è un mistero che si spiega soltanto con una volontà occulta di favorire la cremazione.

Eppure al Laurentino lo spazio c'è, così come la previsione del Piano Regolatore è coerente con le funzioni cimiteriali, ma tutto è bloccato perché occorre una semplice Conferenza dei Servizi per superare un minivincolo dovuto alla vicinanza con la riserva Naturale di Malafede.

Dietro c'è anche una storia che è la storia di Roma cialtrona. Al momento di pianificare la costruzione del cimitero, il progetto invece di avere una capienza garantita per 30 anni (è il periodo di permanenza di una salma nei loculi) è stato sottodimensionato e così aperto nel 2002, quello del Laurentino si è esaurito nella metà del tempo. Con l'effetto che molti dei residenti di Roma Sud hanno chiesto e ottenuto il trasferimento da Prima Porta e gli ultimi morti, invece, dal sud sono stati trasferiti dall'altra perte della città, con i parenti che hanno una tomba di un familiare da una parte e l'altro congiunto dalla parte opposta della città.

Nel caos cimiteriale, c'è il capitolo cremazioni. Ora, il Comune di Roma da anni spinge verso la cremazione come soluzione idonea, anche perché, come dicono gli “esperti del settore” al Comune costa poco e rende molto. A parità di spazio i miniloculi per le urbe cinerarie rendono di più e il Comune lo sa bene. Anzi, lo sa bene l'Ama quale concessionario comunale che incassa un fiume di denaro proprio con la cremazione. Intanto anche per la cremazione i romani fanno la fila: se va bene, per diventare cenere e finire nell'urna occorrono minimo due settimane e un costo per il loculo destinato all'urna che parte da 470 euro per la quinta fila sino a 570. Ovvio più le tasse comunali varie. Ma tra il decesso e la fine delle esequie a volte può passare anche un mese.

Diversa se si sceglie la soluzione “classica” della bara, il prezzo per un loculo in ultima fila parte da 850 euro e arriva sino a 3700 per la durata garantita di 30 anni.

Dunque, una città di oltre 4mln di abitanti e un solo cimitero oltre a quello monumentale del Verano. Il terzo cimitero, quello del Laurentino, è paradossalmente nato morto. Spazio per un bacino di residenti di 1 mln di persone e basta.

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