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Roma
Rubavano e rivendevano la droga sequestrata: carabinieri a giudizio immediato

Giudizio immediato per i quattro carabinieri della quinta sezione del Reparto operativo del nucleo investigativo del comando provinciale di Roma arrestati, lo scorso mese di febbraio, dai loro stessi colleghi con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e peculato. A finire a processo, insieme ad altri due persone coinvolte nella medesima inchiesta, sono i sottufficiali Antonio De Cristofaro, Massimiliano Marrone, Bruno Sepe e Claudio Saltarelli.
La richiesta di giudizio immediato, inoltrata dal pm Barbara Zuin, è stata accolta dal gip Anna Maria Fattori, che ha fissato l'avvio del processo al prossimo mese di ottobre. Secondo l'accusa, i quattro militari dell'Arma, tra i mesi di maggio e settembre del 2015, sfruttando una rete composta da almeno sei compiacenti informatori-spacciatori "acquisivano la sostanza stupefacente mediante interventi di polizia giudiziaria" o sottraendola direttamente dai locali dei loro uffici adibiti alla custodia dei corpi di reato. In particolare, in un caso, Marrone, De Cristofaro e Sepe, dopo essersi impossessati di parte della droga sequestrata nel corso di una operazione (700 grammi di cocaina e due chili di hasish) e di 43mila euro trovati in casa dello spacciatore perquisito, avrebbero consegnato "parte di quanto acquisito" allo stesso informatore-spacciatore che li aveva indirizzati in precedenza, "a titolo di compenso" della soffiata.

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