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Roma
Scissione Pd, Miccoli contro Orfini: “Il Congresso romano non lo fai tu”

Scissione Pd, a Roma è quasi fatta. Ad aprire le ostilità nella città dove il Pd è stato chiamato in causa in Mafia Capitale ha cacciato Marino e poi ha perso clamorosamente contro Virginia Raggi è il deputato Marco Miccoli che “infila” una serie di accuse contro Orfini in un lungo post su Fb.

 


Scrive Miccoli: “Orfini quando vengono messe in discussione le sue scelte si innervosisce ed insulta chi lo critica. Ora, di fronte ai dubbi di chi giustamente mette in discussione il percorso congressuale da lui annunciato, spiega ai giornali che i suoi critici sono dei cretini e che sono quelli che facevano accordi sottobanco con Alemanno. Vorrei però ricordagli , visto che sono quello che più lo critica, che noi Alemanno lo abbiamo sconfitto e cacciato dal Comune e da tutti i 15 municipi, proprio con Ignazio Marino, quello che lui dice non dovevamo candidare; e prima di Alemanno abbiamo sconfitto il centrodestra alla Regione Lazio, mentre con lui alla guida del partito romano abbiamo perso a Roma ed in 13 municipi su 15, oltre ad aver preso una sonora batosta al referendum”.

E poi elenca quelli che ritiene i successi del Pd miccoliano: “Le nostre vittorie sono giunte dopo grandi battaglie nelle aule e nelle piazze, come la difesa di Acea, dell’agro romano dalla cementificazione e la denuncia di Parentopoli, che ci costarono anche le querele dello stesso Alemanno. All’epoca Orfini giocava al dalemone. Dire che si facevano accordi sottobanco, senza indicare esattamente episodi e responsabilità, è gettare fango contro tanti militanti e circoli che in queste settimane stanno onestamente e legittimamente mettendo in discussione il suo operato. Ci ha detto che erano 'nostalgici di Mafia Capitale' le migliaia di romani che riempirono il Campidoglio in difesa di Marino, poi che erano le 'truppe cammellate di Mafia Capitale' quelli che non erano andati a votare alle primarie flop per il candidato sindaco, e ora sarebbero 'amici di Alemanno' quelli che lo criticano. Orfini è stanco e arrabbiato, ha perso tutto quello che c’era da perdere, un fallimento dietro l’altro, per cui non è lucido". Così in una nota Marco Miccoli deputato romano del PD”.

Scontata la conclusione: “"Non può essere lui a guidare il congresso romano - aggiunge - né tantomeno fare il reggente di quello nazionale. Si prenda un periodo di riposo, consentendo così al partito di confrontarsi serenamente e magari di portare a casa qualche risultato".

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