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Roma
Scuola, i presidi a D'Amato: "Non si può solo sperare nel calo dei contagi"

Cristina Costarelli, presidente dei presidi del Lazio, affonda l'assessore D'Amato: "Non si può solo attendere un calo dei contagi per intervenire sulle norme, la scuola è stata dimenticata". La rappresentate dei dirigenti scolastici boccia anche la dad per i no vax.

Costarelli ha commentato le parole dell'assessore alla sanità D'Amato che si è detto "fiducioso nel calo dei contagi". La presidente chiede da mesi semplificazioni sulle norme anti covid da applicare nelle scuole: "Sono settimane che sentiamo parlare di semplificazione. E' passato quasi un mese. I giorni passano e non è stato semplificato nulla. Ieri noi dell'Associazione nazionale presidi per il Lazio abbiamo incontrato ufficialmente l'assessore alla sanità D'Amato. L'Assessore ci ha detto di confidare che nelle prossime settimane continui il calo e così le cose potranno semplificarsi da sé".

Costarelli: "Alla scuola non ci stanno pensando"

Ad Adnkronos la presidente dei presidi del Lazio ha aggiunto: "Per quanto concerne la salute pubblica siamo contenti che sia possibile il calo, ma dall'altro siamo sconfortati. Vuol dire che alla scuola proprio non ci stanno pensando. Ad oggi ancora è il nulla. Scuola dimenticata".

Costarelli contraria alla dad per alunni no vax

Alla domanda se si semplificherebbe con la dad ai non vaccinati Costarelli risponde: "Noi siamo della idea che creare disparità non sia la strada giusta. Lo stiamo vedendo in queste settimane: classi con due positivi ridotte con 3, 5 , 8 presenze, così era oggi al Newton. Se l'idea di Costa dovesse andare in porto si replicherà ciò che stiamo già vivendo adesso: stanno tutti a casa. E' una misura che non ha senso, sia sotto il profilo dei diritti che sul fronte pratico. Se in una classe sono quasi tutti non vaccinati, staranno tutti a casa. Ma ovviamente noi faremo ciò che ci verrà detto".

Presidi Lazio in attesa

Costarelli conclude: "Siamo in attesa. Non possiamo fare nulla. E non viene attuato nulla. Niente hub vaccinali. Niente ffp2, che anche se già predisposte per decreto, non hanno avuto seguito con circolare ministeriale sulle modalità d'attuazione; nessuna notizia dalle Asl su come gestire i tamponi gratuiti. Tutto è come era prima. Si va avanti con questa ddi che non funziona né per gli studenti né per gli docenti. Gli studenti soffrono giustamente per l'inseguimento al voto in presenza, ma d'altro canto come criticare i docenti? Sempre in corsa al recupero...E' una necessità, non per infierire, ma per dare una opportunità ai ragazzi...".

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