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Roma
“Sei una merda”. Bagarre alla Regione Lazio. Cangemi vs Aurigemma: il match

"Sei una merda, te la farò pagare”. Anzi, via il riferimento coprofilo e conferma solo per la “vendetta”. Parole che l'ex assessore alla security individuale di Renata Polverini avrebbe detto all'indirizzo dell'ex compagno di partito e capogruppo di Forza Italia, Antonello Aurigemma, durante un incontro-scontro nel corridoio infinito che collega le palazzine dei Gruppi nella sede del Consiglio Regionale del Lazio

Ovviamente il luogo della tenzone è accanto al bar, centro di smistamento e cuore nevralgico di molta dell'attività politica. PIno Cangemi, al secolo Giuseppe, non è eccessivamente alto e prestante ma ha un coraggio da leone e uno stile very british. Dopo la capriola da Forza Italia al Gruppo Misto, e da qui alla alta carica istituzionale di vicepresidente del Consiglio Regionale, torna di nuovo protagonista delle cronache di via della Pisana nell'incontro post ferie col capogruppo forzista.

Al classico momento di tensione, questa volta però si è sostituita l'ilarità perché il divario di massa fisica e altezza tra i due era tropo evidente per trasformare il corridoio delle chiacchiere in un saloon. Parole, insomma. Parole grosse pronunciate pubblicamente e ad alta voce dalla terza carica istituzionale della Regione a fronte di un'ira che apparentemente non ha spiegazioni. Tra i due, dopo il divorzio di Cangemi da Forza Italia, si sa non corre buon sangue ma da qui alle minacce di resa dei conti c'è in teoria una politica che dovrebbe dare per prima un esempio. Così il cronista si è messo ad intervistare nei corridoi e ha scoperto un gossip che nessuno è in grado di confermare. Secondo i soliti chiacchieroni, Cangemi avrebbe chiesto o fatto chiedere da un intermediario accreditato, di sondare la possibilità di un suo rientro in Forza Italia, al quale però si sarebbe opposto Aurigemma. Condizionale d'obbligo e cronista pronto a rimangiarsi queste poche righe, qualora uno dei due volesse intervenire a rettifica.

In assenza di padrini, la disfida del corridoio si sarebbe sgonfiata dopo qualche minuto, se non che Aurigemma si è tolto un sassolino dalla scarpa (che c'è chi sostiene che indossi mocassini di misura 47, ndr) e ha spedito alle agenzie di stampa una nota riassuntiva di quanto accaduto. Più spaventato dal ruolo istituzionale di Cangemi e delle sue parole, che dalla minaccia.

Da leggere per capire. “Mi ha detto: 'sei una m..., poi facciamo i conti'. E' una delle pagine più brutte di questa democrazia, anche peggio di quando si è invertita la volontà popolare... Uno può essere in disaccordo, ma non mi permetterei mai di andare da un collega esternando in questo modo".

Per chi non lo ricordasse, Cangemi, già nel gruppo di Forza Italia ed ex assessore della giunta Polverini, è uno dei due consiglieri regionali eletti nelle file del centrodestra che ha aderito a fine luglio al 'Patto d'Aula' con il centrosinistra che di fatto garantisce una maggioranza numerica al governatore Nicola Zingaretti. L'8 agosto è stato eletto vicepresidente dell'Aula, suscitando aspre reazioni da parte del resto del centrodestra. Oggi, riferisce ancora Aurigemma, era la prima volta che i due si incrociavano dopo l'elezione di Cangemi. "Quelle frasi - aggiunge il capogruppo FI - le hanno sentite anche altre persone".

Dallo staff di Cangemi, però, pur confermando l'incontro tra i due nel corridoio della Pisana, smentiscono la parte della frase 'poi facciamo i conti'. Le parole pronunciate da Cangemi sarebbero state invece “poi ti spiego perché”.

Sabato parte la maratona sul collegato alla Finanziaria regionale. Se il clima che si prepara è questo c'è da seguire Pino Cangemi qualora il ruolo di vicepresidente lo chiamasse ad organizzare i lavori d'aula.

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