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Roma
Sindacati, industriali e FI uniti: “santa alleanza” per il rilancio produttivo

Tajani, Gasparri, Polverini, Aurigemma e non solo. Al fianco di industriali e sindacati Forza Italia schiera i “big” a livello nazionale e locale. Il centrodestra moderato lancia la propria ricetta per il rilancio del settore produttivo.

 

All’hotel Universo, in via Principe Amedeo 5B, venerdì si è tenuto il convegno “L’Italia che produce. Contro le manovre finanziarie” organizzato dal gruppo regionale e capitolino del partito azzurro.

A prendere la parola, in veste di padrone di casa, Antonello Aurigemma, consigliere alla Regione Lazio, che detta la ricetta per un nuovo corso alla Pisana: “La priorità è accelerare la detassazione – dichiara Aurigemma –. Abbiamo l'Irpef più alta, i giovani inevitabilmente scappano. Poi più infrastrutture, la Roma-Latina è un mistero perché gli uffici regionali non riescono ancora ad elaborare un bando adeguato”.

“La Regione Lazio è l'unica che non ha ancora un piano rifiuti, siamo lo zimbello d'Italia e non solo. Una vergogna che ha ricadute anche sul turismo. Turismo ucciso dal piano pullman – prosegue Aurigemma – Ma non dimentichiamo anche la mancata uscita dal commissariamento della sanità, che probabilmente non avverrà neanche nel 2020”.

È intervenuto poi il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani: “Il primo problema è il lavoro poiché senza lavoro non c'è libertà e dignità. Bisogna cambiare la politica economica per far si che sia possibile affrontare questa emergenza. La crescita è sotto l'1%, il debito pubblico è insostenibile. Cosa fare? Una politica a favore delle imprese, mettere al centro l'industria, l'agricoltura e l'artigianato. Questo governo giallo-verde non ha fatto nulla di tutto ciò. Dare il reddito di cittadinanza ai rom e stranieri è una presa in giro, incentiverebbe il lavoro in nero”.

“È impossibile fare un politica economica per la crescita con il Movimento 5 stelle – aggiunge Tajani –. Infine l'appello alla Lega: “Abbia il coraggio di dire basta ai 5 stelle e torni con Forza Italia. Insieme possiamo governare”.

La parola passa all'ex presidente della Regione Lazio, nonché attuale deputata di Forza Italia, Renata Polverini, che ne ha per tutti, alleati e nemici: “Oggi ci troviamo a parlare con chi non ha mai amministrato, è tutto più difficile - dichiara Polverini -. Abbiamo vinto le elezioni e non governiamo ma abbiamo un alleato con cui dialogare. Il Governo dovrà confrontarsi con manovra correttiva”. Poi la profezia: “Questo Governo lascerà solo macerie, ora ci troviamo a confrontarci con le ultime novità: quota 100 e reddito di cittadinanza. Peccato che ad oggi non ci sia nessun superamento della Fornero, solo un ridimensionamento sulle spalle dei pensionati”.

Stoccate ai 5 stelle e alla Lega, con l'ex vicepresidente alla Regione Adriano Palozzi che ribadisce: “Manca l'ascolto di chi ci governa, così si diventa autorefenziali. È quello che sta accadendo in Regione, Comune e Governo. Serve autocritica, capire errori in attesa di torna a fare del bene al governo. Dobbiamo apprendere dal mondo produttivo. In Regione abbiamo di fatto deciso di impoverire tutto il Lazio. Anche a livello nazionale, stiamo regalando dei soldi. Stiamo creando nuovi poveri. Spezzare questa logica”.

Il segretario Cisl, Alberto Terrinoni: “Mai parlato con il premier Conte. Per noi questo è un Governo alla rovescia, bloccano le infrastrutture, soffocando di fatto finanziamenti e posti di lavoro. Poi vanno a dare soldi all'assistenzialismo. Questo è il 'Governo del rinvio al giorno dopo'. Ora vedremo cosa accadrà, ma, nonostante l'ottimismo, a noi sembra un lavoro molto irresponsabile”.

Presidente della piccola-medio impresa Lazio, Angelo Camilli: “Siamo molto insoddisfatti sul metodo adottato negli ultimi provvedimenti della manovra. Gli investimenti sono praticamente assenti. Le opere essenziali, secondo noi, non sono neanche contemplate. Bankitalia ha di fatto visto a ribasso le nostre visioni di crescita: siamo in stagnamento economico. Non possiamo pensare di generare ricchezza e nuove risorse senza investimenti. Occorre una visione globale, anche a livello di Roma. Sarebbe importante avere un piano strategico, ogni capitale europea ne ha uno. Serve uno sforzo comune”.

Il senatore forzista Maurizio Gasparri: “Noi non siamo contro l'aiuto alla povertà. Noi vogliamo crescere ma non ci sono i soldi. Vogliamo, insieme ai sindacati e alle imprese, intraprendere un cammino positivo”.

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