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Roma
Sommersi dai rifiuti: dopo l'Abruzzo, anche la Puglia in aiuto di Roma M5S

Via libera dalla Regione Puglia al conferimento di 150 tonnellate di rifiuti indifferenziati al giorno per trenta giorni dalla città di Roma. E la Capitale da anni in emergenza monnezza, tira un sospiro di sollievo.

A salvare il Comune di Roma che dice no agli impianti di trattamento e smaltimento e che persegue l'obiettivo futuribile del “rifiuti zero” è arrivata ancora una volta la Regione Lazio che ha chiuso il secondo importante accordo con la Regione Puglia. Accordo che segue quello con l'Abruzzo e la gara bandita da Ama per il “monnezza tour” alla quale non ha risposto nessuno, nonostante il bandi di gara da 105,3 mln di euro potesse avere l'appeal dell'importo.

Ha spiegato il presidente della Regione, Nicola Zingaretti: “Apprezzo la disponibilità del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e della sua Giunta che ringrazio: un gesto di solidarietà istituzionale per affrontare l'emergenza rifiuti nella Capitale. Gli accordi con Abruzzo e Puglia evidenziano ancora una volta l'impegno della Regione Lazio a sostenere il Comune di Roma per superare le forti criticità emerse nelle ultime settimane nella gestione dei rifiuti urbani".

Sulla vicenda il commento dei Radicali: “"Il 'tour' dei rifiuti di Roma continua" – dicono Alessandro Capriccioli, Segretario di Radicali Roma e consigliere regionale del Lazio di +Europa, e Massimiliano Iervolino, membro della direzione nazionale di Radicali Italiani - oggi, infatti, la Regione Puglia ha dato il via libera per il conferimento, da parte della capitale, di 150 tonnellate di rifiuti indifferenziati al giorno per trenta giorni. Dopo due anni di amministrazione Raggi siamo ancora all’anno zero: non solo si devono individuare, tramite le gare, i siti a cui inviare i rifiuti speciali derivanti da trattamento, ma per non portare la città alla totale emergenza c’è anche bisogno di accordi regionali per inviare il tal quale. Dopo l’Abruzzo, ora tocca alla Puglia. Zingaretti fa quello che può: i nodi, tuttavia, verranno al pettine quando si dovrà scrivere il Piano rifiuti, perché Raggi, come dimostra il bando di gara AMA, non ha alcuna intenzione di occuparsi della parte indifferenziata del ciclo dei rifiuti. Si tratta di un grave problema, perché il Piano va approvato entro fine anno per non rischiare una procedura di infrazione per inottemperanza alla Direttiva 2008/98.".

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