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Roma
Sovranismo come sfida all'Ue. Alemanno: "L'Italia metta un veto sul bilancio"

di Fabio Carosi

Via il velo che regala mistero al Sovranismo e ai sovranisti. Il Movimento in cerca di una definizione paleopolitica, di quella che insomma viene comunemente definita “radice ideologica”, trova casa.

 

È a Frascati, due passi da Roma che Gianni Alemanno, da ex ministro del centro-destra berlusconiano, poi sindaco di Roma con quella destra che da sempre agita i cuori dei romani, ha deciso di lanciare la svolta “sovranista” chiedendo aiuto ad un gruppo di intellettuali per redigere prima il “manifesto “ e poi un libro vangelo. Alemanno ha scelto affaritaliani.it per anticipare il temi del dibattito che prenderà vita sabato mattina.

 

Allora Alemanno, partiamo dalla definizione. Cos'è il Sovranismo?

“Il Sovranismo non ha una precisa definizione ideologica, è un orientamento politico che porta a ricostruire la sovranità nazionale e popolare, redendola più importante delle decisioni degli organismi sovranazionali”

Che differenza c'è tra Sovranismo e Populismo?

“Il populismo è una categoria più ampia, è la critica e il distacco tra l'èlite e la volontà popolare, fatto di manipolazione e carenze di comunicazione; il Sovranismo va oltre e spiega perché le èlite sono staccate dal popolo e sono diventate una community internazionale non più legate alla volontà popolare”.

Questo benedetto Sovranismo è una forma di democrazia diversa?

“Spesso viene accostato al Fascismo invece c'è una rottura netta: mentre il Fascismo negava la democrazia, il Sovranismo parte proprio dalla democrazia e va contro la tecnocrazia”.

Cosa uscirà da questo incontro di Frascati?

“Il primo 'manuale', il punto di riferimento per definire il Sovranismo che servirà ad eliminare gli accostamenti con nazionalismo e Fascismo. Il sovranismo ha una visione di rispetto e non deve essere confuso con xenofobia e volontà di chiusura”.

Senta Alemanno, c'è chi pensa che il sovranismo sia un movimento alimentato da una “manina” estera che punta a ridimensionare l'Europa che ha una sua moneta unica e a ridurla ad un grande mercato. È' d'accordo?

“Il sospetto c'è e può anche essere legittimo. Si può vedere come un attacco all'Ue ma è l'Ue che sta attaccando se stessa. La globalizzazione è il problema, un grande corto circuito internazionale che mette tutte le economie in contatto. Grazie a questo cortocircuito stiamo omologando salari come la Cina. E l'Ue lo ha amplificato con la sua assoluta attenzione alle logiche neo-liberiste. Così ci sono meccanismi che invece di difendere dall'attacco della globalizzazione ne hanno amplificato gli effetti. Poi c'è una conseguenza economica: quella di rimettere al centro dell'economia il mercato interno, mentre oggi si assiste all'esaltazione dell'export. Bisogna essere competitivi per il mercato internazionale e così ogni popolo diventa uno strumento per produrre per altri mercati riducendo i redditi. Monti quando viene nominato presidente fa di tutto per ridurre l'economia nazionale”.

Sovranismo come sfida all'Ue?

“Quello che sta accadendo con la visita di Moscovici a Roma è un braccio di ferro. C'è un Governo che sta facendo una finanziaria e dall'altra c'è l'Ue che chiama al rispetto dei trattati e della logica europea. È un braccio di ferro delicato. Noi non teorizziamo la negazione di ogni rapporto, ma il rapporto va gestito con attenzione. Pensiamo cosa accadrebbe se l'Italia mettesse il veto sul bilancio Ue. Allora sì che potrebbe nascere un negoziato serio”.

 

I LAVORI DEL SEMINARIO: ''Le Chiavi di Casa”

Tra i relatori del Seminario figurano: intellettuali della destra come Gennaro Malgieri, Pietrangelo Buttafuoco, Marcello De Angelis, Aldo Di Lello, Salvatore Santangelo e Antonio Rapisarda; intellettuali anticonformisti come Diego Fusaro, Alessandro Meluzzi e Romina Raponi; sei docenti universitari come Eugenio D'Amico (Roma 3), Marina Trimarchi (Università di Messina), Simone Vieri (La Sapienza), Antonio Rinaldi (Link Campus University) Alberto Manelli (Università di Ancona), Stefano Masini (Università Tor Vergata); esponenti del mondo cattolico come Giancarlo Moretti e Pier Paolo Saleri (dirigenti del MCL); un maestro di Buddhismo Zen come Gianfranco Gentetsu Tiberti; esponenti storici della destra come Silvano Moffa, Mario Landolfi, Pasquale Viespoli, Franco Bevilacqua e Domenico Nania; autori del sito record di accessi scenarieconomici.it Mitt Dolcino, Maurizio Gustyinicchi e Roberto Pecchioli; Luigi Ciatti, Presidente dell'Ambulatorio Antiusura Roma; il Presidente dell'Eurispes, Gian Maria Fara e il Senatore della Lega Claudio Barbaro. A guidare un'ampia schiera di dirigenti del Movimento nazionale per la sovranità ci saranno il Segretario nazionale Gianni Alemanno, il Presidente Roberto Menia, il Portavoce Marco Cerreto e il Segretario giovanile, Brian Carelli.

Il Seminario si svolgerà sabato 20 (inizio ore 9,30) e domenica 21 (termine ore 14) ottobre a Frascati (Villa Tuscolana).

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