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Roma
Spaccio, beccata la signora Casamonica. Prima Porta, Cc fanno “piazza pulita”

Scovati dai Carabinieri due importanti giri di spaccio. Il primo fa capo ad un nome noto nella malavita romana, ovvero i Casamonica. E' stata arrestata, infatti, la moglie di un appartenente alla famiglia, attualmente detenuto, fermata ad un posto di blocco in zona Quadraro e trovata in possesso di oltre 5.000 euro in banconote di vari tagli, più una decina di dosi di cocaina pronte per essere vendute.


Fermata mentre era al volante della sua Smart, la 36enne ha palesato subito un certo nervosismo, particolare che ha indotto i Carabinieri di Cinecittà ad approfondire le verifiche durante.
La circostanza ha portato i Carabinieri ad eseguire una successiva perquisizione nella sua abitazione della Romanina al cui interno gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto altri 33 g di cocaina e un bilancino elettronico di precisione utilizzato per confezionare lo stupefacente. La droga e la somma di denaro sono state sequestrate mentre per la 36enne si sono aperte le porte del carcere di Rebibbia.

Da Roma sud a Roma Nord: All'alba, poi, i Carabinieri della Compagnia Roma Cassia, a conclusione di una complessa attività investigativa, hanno eseguito, nella borgata di Prima Porta, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Roma, nei confronti di 4 persone ritenute responsabili di un grosso giro di spaccio di sostanze stupefacenti nella zona. Dodici, in totale, le persone indagate coinvolte nell’operazione, convenzionalmente denominata “piazza pulita”. L’attività investigativa, durata 3 mesi, ha consentito di ricostruire uno spaccato quotidiano dell’attività di spaccio di cocaina posto in essere nella zona da due distinti gruppi criminali. Un primo gruppo, composto in prevalenza da cittadini tunisini, che operava nella zona dei “Tre Archi” in via Santa Cornelia. Un secondo gruppo, invece, composto da tutti cittadini italiani, inseriti in uno storico contesto criminale dedito allo spaccio di stupefacenti a Prima Porta dove aveva assunto un ruolo di rilievo criminale tanto da essere capace di intervenire nei contenziosi che nascevano tra gruppi di spacciatori nord africani per la gestione delle piazze di spaccio

Dagli sviluppi investigativi è emerso in particolare una considerevole sequenza di contatti, di approvvigionamenti e di cessioni di cocaina; per eludere i controlli delle forze dell’ordine, gli indagati affidavano compiti precisi a persone diverse, si avvalevano di svariate automobili ed utenze cellulari “pulite”, utilizzavano locali sempre diversi per la lavorazione dello stupefacente, utilizzavano nomi fittizi e soprannomi per evitare di essere identificati.
Nel corso delle indagini i Carabinieri della Compagnia Roma Cassia hanno arrestato in flagranza di reato 6 persone, segnalato alla Prefettura 3 assuntori abituali di stupefacenti e sequestrato migliaia di dosi di cocaina, hashish e marijuana.

 

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