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Roma
Stadio Roma, lettera di diffida ai consiglieri comunali: rivolta dei comitati

Stadio della Roma a Tor di Valle, caos sulla variante e sulla convenzione urbanistica relativa al progetto. Lettera di diffida inviata dai comitati ai consiglieri comunali: “rischio idrogeologico” dei terreni su cui dovrebbe sorgere l’impianto e a un “possibile annullamento della procedura” per violazione di legge.

“Gravi le responsabilità e forti i rischi per i Consiglieri comunali qualora dessero corso alla variante ed alla convenzione urbanistiche, in presenza delle circostanze di seguito dettagliate”. Inizia così la lettera di diffida, pubblicata integralmente da Radio Radio su Twitter, in merito all’approvazione della variante e della convenzione urbanistica che i comitati di quartiere, sempre attivi e contrari alla realizzazione dell'impianto in quella zona della città, hanno inviato ai consiglieri comunali di Roma.

La lettera di diffida si articola in otto punti:

  1. Il verbale conclusivo della Conferenza di servizi decisoria integra un assenso solo formale al progetto, ma, in realtà, costituisce un dissenso sostanziale.
  2. Il suddetto verbale non ha natura e valenza di provvedimento di adozione e, men che mai, di approvazione di variante urbanistica e non vincola, in alcun modo, né il Comune né la Regione a tali adozione ed approvazione.
  3. Non può procedersi alla stipulazione della Convenzione urbanistica senza che sia stata prima adottata dal Comune la variante urbanistica e definitivamente approvata dalla Regione.
  4. La pubblicazione della proposta di adozione di variante urbanistica va tenuta separata e distinta dalla pubblicazione del Progetto e segue un iter procedimentale autonomo.
  5. È ancora sub judice la legittimità e liceità della disponibilità da parte del soggetto proponente Eurnova s.r.l. dei terreni su cui dovrebbe essere realizzato il progetto.
  6. I terreni su cui dovrebbe sorgere il “Business Park”, con annesso stadio, sono ad alto rischio idrogeologico e, pertanto, con il vincolo di assoluta inedificabilità.
  7. Non può, in alcun modo, essere aggirato ed eluso il vincolo di contestualità tra il primo utilizzo pubblico del nuovo stadio e la realizzazione, il collaudo e l’operatività di opere pubbliche trasportistiche, con la possibilità, di difetto, del verificarsi di eventi “catastrofici”.
  8. A seguito di procedimenti e processi penali per fatti-reato corruttivi, ove, in esito a questi ultimi, fosse accertata la “vendita” della discrezionalità amministrativa a favore del privato o dei privati, tutto l’iter procedimentale, per l’esame e l’approvazione del progetto, sarebbe annullabile per violazione di legge ed eccesso di potere.

La lettera è firmata dai comitati Difendiamo Tor di Valle dal cemento, Pendolari Roma Ostia, Federsupporter, Calma, Viviamo Vitinia, Consiglio di quartiere Eur, Roma Mobilita Roma, Coordinamento Residenti Città Storica, Salviamo il Paesaggio Roma e Lazio, Roma Nuovo Secolo, No corridoio Roma Latina, Pisana Estensi.

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