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Roma
Storace contro Meloni. Alemanno a casa: la Destra romana va in frantumi

I sondaggi lo "pesano" intorno al 2% ma Francesco Storace alza la voce come se fosse l'ago della bilancia del centrodestra. "Amo Roma, ho tentato di proporre la mia candidatura a sindaco, non è stato possibile perché ci sono stati dei veti - ha detto - mi si è detto evitiamo i personalismi: ho detto va bene, ma evitiamoli tutti. Solamente una ha detto no, mentre io e Bertolaso abbiamo rinunciato alle nostre candidature, abbiamo fatto una convergenza sul candidato disponibile a fare coalizione con noi, perché Giorgia Meloni non era disponibile a fare coalizione con me, o con la mia storia pulita". E quindi, ha proseguito, "si è determinata quest'alleanza sulla base di programma, e ora se quest'alleanza verrà effettivamente fatta, tra venerdì e sabato si presenteranno le liste e si partirà.Chi pensa che le elezioni di Roma siano un congresso interno alla destra sbaglia. L'egemonia a destra la si ricerchi per altri campi. Qui stiamo facendo una partita per le comunali di Roma. Le alleanze si fanno, non si mettono i veti. La Meloni è molto polemica con Fini. Fini nel 2008 mi fece cacciare dal Parlamento da Berlusconi mettendo il veto alla mia presenza in coalizione. La Meloni si sta comportando esattamente come Fini con me nel 2008: veti su veti.  "Mi chiedo e chiedo alla Meloni perché il simbolo Lista Storace, che credo abbia una certa identità, può stare con Marchini e non con la Meloni, qual è il motivo?".
"Uno dovrebbe chiedere alla Meloni cosa abbia fatto di male Storace - ha aggiunto - Se io fino a tre anni fa ero il campione del centrodestra ed ero il candidato alle regionali, perché divento improvvisamente il nemico e si mette il veto alla partecipazione di una lista con il mio nome?". E Storace ha ricordato "quando Meloni si è candidata alle regionali a mio sostegno c'era la lista di Fdi con il suo nome".
Anche Alemanno è iontervenuto sulla campagna elettorale, ma solo per riaffermare che "Io non appoggio nessun candidato a sindaco di Roma. Le semplificazioni della stampa non possono oscurare il fatto che io ho dichiarato pubblicamente che non parteciperó in alcun modo a questa campagna elettorale, cosa che ho testimoniato non intervenendo a nessun evento elettorale, neanche a quelli di Francesco Storace. In realtà, ieri il direttivo del movimento Azione Nazionale, di cui io sono un semplice iscritto, ha deciso di appoggiare una serie di candidature civiche in giro per l'italia, tra cui quella di Alfio Marchini e altre appoggiate da schieramenti diversi del centrodestra. Ma è una decisione che è stata presa a maggioranza da questo direttivo composto da quarantenni, di cui io non ho mai fatto parte. Questo peraltro rientra nella mia scelta presa un anno e mezzo fa di non assumere nessun incarico politico fino a quando non saranno chiarite le mie vicende giudiziarie.
Mi dispiace soltanto che il centrodestra vada diviso a questa sfida elettorale rischiando in questo modo di favorire una vittoria della sinistra o del Movimento Cinque Stelle".

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