A- A+
Roma
Storace: "Giuro che non sono impazzito". La verità sui Marò e sui ristoranti indiani"

Da Franesco Storace riceviamo e pubblichiamo

di Francesco Storace *

No, non sono improvvisamente impazzito. Semplicemente la penso come quel 75 per cento di persone che sui social - con un sondaggio improvvisato da Gianluigi Paragone - chiede come me un gesto di dignità nazionale su una vicenda che si trascina da troppi anni senza uno straccio di soluzione.
Mi ha colpito la polemica inscenata, per la verità più sulla rete che nel dibattito politico, per quei dieci secondi al Quirino in un discorso durato un'ora. Aver detto di essere pronto a chiudere i ristoranti indiani a Roma ha scatenato prevedibile ironia, che ci sta tutta, e divertente indignazione di chi ipocritamente punta l'indice su una frase. Si sa, di me e' difficile dire altro, manca la materia prima della politica nostrana, quella avvelenata da tangenti e malaffare, da processi e corruzione.
Il più intelligente di tutti si chiama Elio Vito, che deve fare da scudo umano a Bertolaso e quindi mi invita a non utilizzare i maro' in campagna elettorale. Già, tutti ricordano le inutili scampagnate sue e di tanti parlamentari, chissà se di tasca nostra e con tanto di televisioni al seguito, a farci prendere per i fondelli dai governanti indiani. Sicuramente da quelle parti c'erano prelibatezze al curry. Ma risultati zero.
A me invece interessa che l'Italia non li dimentichi. Siamo sotto ricatto. Non li fanno processare dalla nostra giustizia. È vero o no? E' una vergogna o no? È vero o no che sullo scenario internazionale ci prendono a sganassoni proprio tutti? Sapremo mai la verità su un ragazzo torturato in Egitto? Anche questo ho chiesto al Quirino (visto che al Quirinale e' inutile). E ho domandato se avremo mai una risposta sul sangue versato da due nostri connazionali che lavoravano in Libia. E perché per alcuni ostaggi sequestrati dalle varie bande nel terzo e quarto mondo si pagano fior di quattrini.
Altro che insorgere per la richiesta di farci rispettare, che c'è solo perché un governo di nullafacenti tace, sta fermo, guarda altrove. Mi si risparmi la barzelletta se un sindaco può o no bloccare un ristorante, l'esempio che scatena il finimondo per parlare di attività commerciali. Due italiani valgono meno di un'osteria? Chi ha governato una regione conosce bene le competenze dei ruoli; e sa anche bene, se ha sangue nelle vene e amore per la propria Patria, che la dignità dell'Italia non ha prezzo.
La sinistra twittaiola non potrà mai capirlo ed ovviamente si ribella ogni qualvolta si toccano temi scottanti. Che lo faccia certo centrodestra è abbastanza ridicolo. Oppure è coerente con una politica che da anni ha cessato di praticare sovranità. Teoria solo nei salotti, ma quando si va sul terreno preferiscono i rifugi dorati di cui dispongono per non esporsi a chi li contrasta. Li attendiamo quando oseranno chiedere il boicottaggio dei prossimi Giochi Olimpici perché la Cina ha ancora debiti da scontare in tema di diritti umani. Salvo poi ritrarsi per l'arrivo arrogante dei procacciatori di affari che intimeranno il silenzio nel nome del Denaro globale.
A luglio dello scorso anno, in un'intervista, Ignazio La Russa arrivò a dire che "basterebbero i nostri corpi speciali, rispettati in tutto il mondo, per riprenderceli in 5 minuti". Da allora sono passati un po' più di cinque minuti. Chi avvisa l'aeroporto per far partire i corpi speciali?

* Leader de La Destra e candidato a sindaco di Roma

Iscriviti alla newsletter
Tags:
maròristoranti indianistorace






Treno deraglia in galleria Serenissima: 6 a rischio processo, 1 patteggiamento

Treno deraglia in galleria Serenissima: 6 a rischio processo, 1 patteggiamento


Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.