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Roma
Tavolo per Roma, Calenda: “Andiamo avanti senza il sindaco Raggi”

Chiuso definitivamente il Tavolo per Roma, Carlo Calenda annuncia di non aver intenzione di abbandonare la Capitale, ma di continuare coi progetti di sviluppo anche senza la collaborazione di Virginia Raggi.

 

I due sono giunti a un punto di non ritorno giovedì, quando il ministro dello Sviluppo Economico ha dato alla sindaca dell'”arrogante” e “incompetente”, dopo la risposta stizzita del primo cittadino di Roma alla missiva in cui il Mise accusava il Campidoglio di immobilismo.

"Da ieri (giovedì n.d.r.) per fortuna sono esentato dal parlare della Raggi. Quello che farò invece è portare a casa entro la fine delle mese tutti i progetti su cui abbiamo stanziato i soldi e non richiedono la collaborazione del comune di Roma", ha affermato Calenda ad un evento al centro congressi Angelica.

"L'idea di fondo del tavolo su Roma per me era che la capitale è un bene comune del paese, un biglietto da visita, non semplicemente una città d'amministrare – ha continuato - Quando ho aperto il tavolo ho preso un sacco di critiche anche dal Pd, che aveva ragione nella sostanza, ma sbagliava nel metodo. Io ho sempre sostenuto che sedersi sulla riva del fiume a aspettare che passi il cadavere della Raggi sia un errore perché sarebbe passato prima il cadavere della città. Con tutta franchezza, mi pare che questo stia accadendo", ha detto il ministro.

"Abbiamo fatto un lavoro certosino e molto operativo, ma tutto è stato fatto con davanti un'amministrazione comunale che non è che ha remato contro, ma semplicemente non c'era. Non solo non ha messo i soldi (lo dico visto che la Raggi ne parla: il 95% delle risorse le mettevano Governo e Regione). Quello che mi ha colpito è la totale assenza fisica del sindaco di Roma, la sindaca non si è neanche presentata alla riunione con le grandi aziende per la quale io ho saltato un consiglio dei ministri. Quando glielo abbiamo chiesto ci ha risposto 'Io non faccio riunioni tecniche'. Se parlare con le aziende è una riunione tecnica vuol dire che non c'è coscienza di che cos'è l'amministrazione comunale. L'amministrazione comunale è tutta tecnica!", ha concluso Calenda.

Le frecciatine sono poi proseguite su Twitter: “Virginia a proposito di concretezza: 1) rispondi nel merito dei punti sollevati 2) prenditi qualcuno nello staff che conosca l'artimetica. Ti giuro che è utile per gestire la capitale d'Italia. Ad maiora".

 

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