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Roma
Termovalorizzatore, Confapi appoggia il piano Gualtieri: “Basta rimandi”

Cresce il consenso per il termovalorizzatore di Gualtieri. Anche Confapi, la Confederazione italiana della piccola e media industria, ha deciso di entrare del gioco dei favorevoli e contrari, andando a ingrassare le fila dei sostenitori di Gualtieri.

Il sindaco di Roma da tempo ha calato la maschera, dichiarando di voler dotare la Capitale di un termovalorizzatore. Una mossa che ha fatto avvicinare la Confederazione al sindaco a cui “non mancherà il sostegno e la collaborazione per l’attuazione e per lo sviluppo di un programma di modernizzazione e di sviluppo urbanistico del territorio”, ha detto il presidente di Confapi Lazio, Massimo Tabacchiera.

Il sostegno di Confapi al termovalorizzatore

“Finalmente – ha aggiunto il numero uno di Confapi - la politica e la Pubblica Amministrazione si riappropriano del ruolo di definire scelte strategiche, indicare soluzioni che vadano oltre la gestione emergenziale, superare la cronica carenza di un piano organico degli impianti, definirne tipologia e localizzazione”. Tabacchiera ha poi ricordato come anche durante la scorsa campagna elettorale, la Confederazione abbia sempre sostenuto la necessità di un piano sostenibile ed vantaggioso sulla gestione del ciclo dei rifiuti. 

"La mancanza di programmazione, oltre agli evidenti problemi che purtroppo hanno deteriorato anche l’immagine di Roma a livello internazionale, ha generato centinaia di milioni di costi e una moltitudine di Tir che quotidianamente attraversano l’Italia per trasportare i nostri rifiuti in altri siti”. Gualtieri, ha ricordato Tabacchiera, ha evidenziato che "il fabbisogno di Roma per lo smaltimento di rifiuti oggi ammonta a 1.200 tonnellate al giorno: non è pertanto più differibile la realizzazione di impianti tecnologicamente avanzati che garantiscano una corretta gestione e chiusura dell’intero ciclo”, conclude.

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