Termovalorizzatore, gara in freezer: il Consiglio di Stato deciderà a novembre

Una tegola, anzi due: per la gara del Termovalorizzartore di Roma, l'impianto che dovrebbe sorgere a Santa Palomba a fine Giubileo e garantire alla città di uscire da un'emergenza rifiuti che dura da più di 15 anni, c'è l'incubi del Consiglio di Stato che ha fissato l'udienza di Appello al 30 novembre.

A renderlo noto è il Forum Ambientalista in una nota . Scrive Ciro Pesacane, portavoce della “marea umana” che ha detto no all'incenerimento dei rifiuti e ha presentato il ricorso al Tar, poi respinto: “ E’ ancora in bilico la questione dell’inceneritore di Roma (non lo chiameremo mai “termovalorizzatore”, perché, in termini di energia, valorizza molto meno di quello che serve per ricreare le materie prime bruciate), spacciato come soluzione all’emergenza rifiuti della capitale”.

Dal Tar al Consiglio di Stato

“Avendo i legali di noi appellanti, rinunciato alla sospensiva, il Consiglio di Stato ha fissato l'udienza di merito per l'appello sull’inceneritore di Roma, il prossimo 30 novembre 2023. “Sono tre mesi preziosi, in cui sarebbe possibile valutare meglio le alternative”, auspica la “Rete Tutela di Roma Sud”, composta da associazioni e comitati dei Castelli Romani, e aggiungono “Chiediamo di aprire finalmente un confronto sull'argomento rifiuti a Roma; i consigli comunali dell'area metropolitana, rappresentativi di oltre 270.000 abitanti, hanno chiesto di applicare lo strumento del dibattito pubblico”.

Il Consiglio di Stato chiamato a pronunciarsi su un impianto fuori tempo rispetto ai poteri

“In attesa di risposte ribadiamo la nostra assoluta contrarietà all’incenerimento di materie prime indispensabili per le attività umane” commenta il Presidente di Forumambientalista, Ciro Pesacane. “la transizione ecologica ed energetica non può prevedere opere di questo tipo” afferma Paolo Menichetti, referente per il Forumambientalista del Lazio,”in attesa del dibattito politico richiesto, auspichiamo che il Consiglio di Stato fornisca risposte alle nostre osservazioni legali sul ruolo del commissario per il Giubileo e sulla logica dell’emergenza rifiuti per quell’evento, non risolvibile con l’inceneritore entro quelle date”.

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