Torna la magia degli Harlem Globetrotters. Parola di Buckets, "In Italia non solo calcio"
Sette date per il tour: il 29 maggio al Palazzetto dello Sport
di Alessandra Pesaturo
Numeri acrobatici, giochi di destrezza, e tante risate, torna in Italia il grande spettacolo degli Harlem Globetrotters. La leggendaria squadra di pallacanestro farà tappa a Roma il 29 maggio alle 18,30 al Palazzetto dello Sport.
Saranno in Italia dal 24 al 30 maggio toccheranno sette grandi città: Padova, Ferrara, Brescia, Genova, Desio, Roma, Ragusa. In questa strepitosa compagine sportiva hanno militato le più grandi stelle NBA come Reece "Goose" Tatum, Jamario Moon e Meadowlark Lemon, “Magic” Johnson, fino ad arrivare ad una vera e propria leggenda della pallacanestro quale è Wilt "The Stilt" Chamberlain. Proprio per la presenza di grandi campioni dello sport, anche questa squadra ha alcuni numeri di maglia che sono stati ritirati. Gli Harlem Globetrotters hanno una missione, abbattere attraverso il divertimento le barriere culturali e sociali. Grazie al loro sorriso, sono divenuti un esempio mondiale di come lo sport, possa essere un veicolo privilegiato per portare un incrollabile messaggio di pace e fratellanza. Nel team di quest'anno sono presenti tra gli altri i campioni Anthony “Buckets” Blakes e Orlando “El Gato” Melendez Affaritaliani.it li ha incontrati.
Come si trova qui in Italia?
“Non è la prima volta che vengo in Italia, - ha dichiarato Anthony “Buckets” Blakes - è sempre un piacere stare qui, mi piace il cibo, la storia e mi divertono l'Italia e gli italiani. Inoltre ho notato contrariamente a quanto si pensi, che in Italia la gente ama anche il Basket e non solo il calcio, e per me è sempre un piacere venire qui ed esibirmi in questo paese”.
Quest'anno per la vostra squadra è una ricorrenza speciale, cosa rappresenta per lei essere un Harlem Globetrotters?
“Festeggiamo il novantesimo anno e per noi è un'occasione molto speciale - ha detto Anthony “Buckets” Blakes - per me essere giocatore è il lavoro più bello del mondo, non lo reputo una fatica. Giriamo tutto il mondo non solo in Europa, non solo negli Stati Uniti, ma anche in Africa, nel sud est asiatico o in Cina. Siamo degli ambasciatori nel mondo, abbiamo il compito di portare un messaggio di solidarietà che si basa sul sorriso e sul divertimento. Questo è il modo in cui comunichiamo, ed è sempre fantastico poter comunicare così, perchè riusciamo adarrivare a tutte le persone del mondo con il Basket e con il sorriso”
“Il baset è per noi un linguaggio internazionale, - ha aggiunto Orlando “El Gato” Melendez - sono veramente orgoglioso di poter essere un Halem Globetrotter soprattutto perchè sono un nativo portoricano, per me è importante poter comunicare per e con il mondo ispanico che di fatto io rappresento, ed sempre un piacere poter parlare attraverso questo linguaggio positivo che ci permette di poter arrivare a tutti I ragazzi”.
Cosa ne pensa dell'addio di Kobe Bryant al basket?
“Kobe Bryant ha dato il suo cuore e la sua anima al basket rappresentando in pieno questo sport - ha detto Anthony “Buckets” Blakes - la cosa bella è che parte della sua storia è nata proprio qui in Italia e quindi lui ha portato un po' di italianità negli USA e un po' d'America nel mondo, inoltre ha portato il basket a farsi conoscere un po' ovunque, ed fantastico avere un campione come lui che possa rappresentare questo sport e che abbia attratto così tanti fans in tutto il mondo”.