A- A+
Roma
Uccise i figli dal carcere di Rebibbia: "Era capace di intendere e volere"

Era capace di intendere e di volere Alice Sebasta, la detenuta di Rebibbia che lo scorso 18 settembre uccisi i suoi due figli gettandooli dal nido del penitenziario.

 

È la versione del perito del tribunale di Roma, che stride con quella del consulente nominato dalla Procura. Quest'ultimo aveva infatti sostenuto come la donna fosse totalmente incapace al momento del fatto. Per l'esperto, la donna "è da considerarsi capace di intendere e di volere al momento del fatto per deliberata assunzione di sostanza stupefacente in dose massiva per un mese prima del fatto reato". La  perizia sarà discussa dalle parti nel corso dell'udienza, fissata davanti al gip il prossimo 9 gennaio.

Per questa tragica vicenda è stata indagata anche la psichiatra dell'Asl Roma 2, in servizio nel carcere di Rebibbia perché, secondo l'accusa, nonostante ci fossero state specifiche richieste, non avrebbe visitato la 33enne tedesca di origini georgiane.

 

Commenti
    Tags:
    romarebibbiacarcereperitoomicidiobambinidetenuta







    Roma omaggia Renato Balestra, al tramonto esplode la magia del Blu Balestra

    Roma omaggia Renato Balestra, al tramonto esplode la magia del Blu Balestra

    
    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.