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Roma
Ventotene: l'isola senza bambini. Il sindaco chiede l'arrivo dei migranti

“Mandateci i migranti”. È questo l'appello del sindaco di Ventotene, isola al largo del Lazio. Non ci sono, infatti, più bambini e la comunità rischia di morire se non arrivano giovani dall'esterno.

 

Mentre Roma e altre grosse città fanno fatica a gestire il flusso di stranieri per carenza di alloggi e strutture adeguate, fa scalpore la notizia del sindaco di una piccola isola che al contrario si augura l'arrivo dei migranti. Ventotene, 760 abitanti circa, è in crisi per l'assenza di giovani. Il sindaco Gerardo Santamauro, intervenuto su Radio Cusano Campus, ha spiegato ai giornalisti che la situazione dell'isola è già molto grave. Le scuole medie, che per l'anno scolastico 2017-2018 avrebbero dovuto ospitare solamente 2 bambini per l'ultimo anno di corsi, sono state arbitrariamente chiuse con un provvedimento dell'ufficio scolastico provinciale. Essendo Ventotene circondata dal mare, però, la situazione diventa critica per le famiglie dei due ragazzi che non possono costringere i figli a diventare pendolari col traghetto.
La soluzione, secondo il sindaco, è quella di ospitare sull'isola i migranti, dato che spesso si tratta di giovani e giovanissimi, talvolta anche di minori non accompagnati. Discordanti i pareri dei cittadini di Ventotene riguardo all'idea del sindaco: “Molti mi hanno insultato dopo aver lanciato questo appello, ma non mi aspettavo solo consensi. Decidendo di affrontare questa tematica ho messo nel conto anche gli insulti, io rispetto tutti, anche chi non la pensa come me ha il diritto di parlare”, spiega Santamauro.
Se per quest'anno sono ancora due i giovani che sperano di frequentare la scuola a Ventotene, infatti, l'anno prossimo i ragazzi avranno terminato le medie e la scuola dovrà chiudere i battenti definitivamente. “Di fatto senza immigrati Ventotene muore – ha concluso Santamauro - tutti i piccoli comuni sono in queste condizioni. Questa è la realtà".

 

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