di Claudio Roma
La via d'uscita dalla crisi economica si chiama legalizzazione della prostituzione. “Via la legge Merlin e si risanano i conti dello stato”. L'idea choc non può che essere di Ilona Staller, in arte Cicciolina, impegnata in questi giorni in una febbrile campagna elettorale per convincere i romani a spedirla dritta in Campidoglio.
Per fare cosa? Rispetto agli altri candidati, il programma della Staller sta in un post-it, niente di più essenziale e mirato: amore e sesso libero. Il resto è veramente noia. Ad affaritaliani.it, la Staller rivela la parte più succosa del suo progetto per Roma, “in gradi di far entrare soldi nelle casse del Comune e “trasformare i cittadini in tanti cicciolini”.
“Ecco – dice – sogno di trasformare Villa borghese e villa Pamphili in parchi dell'amore, con tanto di bar e servizi e ingresso libero. Dentro, grazie ai soldi degli sponsor, come le aziende che producono profilattici, si potrebbero realizzare tanti piccoli bungalow dove potersi appartare in tutta sicurezza e tranquillità”. Il business plain della Staller è di una logicità elementare: “La legalizzazione porterebbe migliaia di euro nelle casse dello Stato e del Comune e Roma sarebbe all'avanguardia. E' pino di coppie clandestine, di amanti e di giovani che non hanno luoghi dove incontrarsi e che potrebbero frequentare i parchi dell'amore. Se poi ci mettiamo i servizi, come alcune piscine e altro è fatta”.
E sullo stile dei “parchi”, Cicciolina non ha dubbi: Uguali diritti per gay ed etero sessuali, tutti nei parchi comprese le prostitute che potrebbero risollevare la nazione e non essere più sfruttate nelle strade”. Il programma della Staller, a sentire i suoi racconti, pare che piaccia: “La gente mi incontra per strada e mi riempie di complimenti, mi abbracciano e mi baciano anche le donne, perché tutti mi vogliono bene. E spero mi voteranno”.
Poi la confessione: “Sono due anni che non faccio sesso, sto ancora aspettando il cicciolino ideale”.