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Roma
Violenza sulle donne, distrutta la panchina rossa installata alla Sapienza

Neanche il tempo di essere inaugurata che già è stata rimossa, perché vandalizzata: è la panchina rossa installata oggi come simbolo contro la violenza sulle donne nella sede centrale dell'ateneo "La Sapienza" di Roma.

Nel corso della cerimonia un gruppo di donne manifestanti, circa una trentina, ha messo in scena una protesta contestando la necessità di avere in città "più consultori per le donne vittime di violenza e meno panchine rosse".

Il raid

La panchina nel corso del blitz è stata danneggiata e sul posto è intervenuta la polizia. Le manifestanti appartengono, secondo i primi rilievi, all'area degli Antagonisti. Placata la manifestazione la panchina danneggiata è stata rimossa. La panchina inaugurata oggi è frutto della collaborazione tra As Roma e Università La Sapienza, alla cerimonia ha preso parte anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

Sdegno della Celli

Condanno fermamente il gesto di protesta che ha portato alla rimozione e alla sparizione della panchina rossa che questa mattina abbiamo inaugurato all'interno dell'Università La Sapienza, insieme alla rettrice Antonella Polimeni, al sindaco Roberto Gualtieri e al ceo dell'As Roma Lina Souloukou. Così in una nota la presidente dell'Assemblea capitolina Svetlana Celli. "Con la panchina rossa - aggiunge - abbiamo voluto non solo lanciare un messaggio importante, ma anche ricordare che ognuno è impegnato con azioni concrete nella lotta alla violenza sulle donne. Dalle istituzioni, al mondo accademico e allo sport, facendo rete verso la stessa direzione. Dispiace per l'accaduto, perché il nostro intento è soprattutto quello di realizzare un vero cambiamento culturale a partire dai giovani, parte attiva di questo percorso. Andremo avanti nel rispetto di chi crede in questa battaglia, alle tante vittime e donne che ancora non sono libere".

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