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Roma
Vitalizi e reversibilità: alla Regione Lazio l'abbuffata da 16 mln di euro

di Enza Colagrosso

Vitalizi e indennità di fine mandato: alla Regione Lazio scatta la grande abbuffata. Documenti alla mano, il Consiglio regionale del Lazio tra marzo e dicembre di quest'anno pagherà qualcosa come 15 mln di euro tra vitalizi e reversibilità.

Non solo. La conclusione della legislatura ha pesato sulle tasche dei cittadini del Lazio per un altro milione con la “voce fine mandato” alla quale poi andrà aggiunta nel tempo le somme che i consiglieri decaduto hanno richiesto come vitalizio, non appena è stato dichiarato lo scioglimento del Consiglio per le elezioni di marzo. Infine, poiché i vitalizi si ereditano un po' come le case e i terreni, ecco che all'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio sono piovute le nuove richieste di reversibilità dei coniugi dei consiglieri deceduti.

Per le casse regionali a poco è valsa la finta rivoluzione votata all'unanimità e proposta dal presidente Zingaretti che ha fatto finta di tagliare i benefit per i politici regionali. Il “taglio” se così si può chiamare in realtà è stata una sterilizzazione dei vitalizi sino al 2023 al prezzo di una microtassa che oscilla tra l'8 e il 17% in base agli importi e che arriva al 40% per chi somma i vitalizi da altre istituzioni, come il Parlamento e l'Unione Europea.

Finita la legislatura, i consiglieri uscenti presentano il conto

Su 60 eletti, in 31 hanno spedito la raccomandata al Consiglio Regionale, chiedendo la liquidazione delle somme dovute in base alla legge e così l'Ufficio di Presidenza lo scorso 7 giugno ha messo in fila le somme sino ad arrivare a 1 milione e 329 mila euro più i soliti spiccetti. Nella tabella presente nella determinazione 411 del 18 giugno 2018, spiccano gli 87 mila euro dell'ex presidente del Consiglio, Mario Abruzzese, seguito da Francesco Storace e Pietro Sbardella con 69mila e 892 euro, quindi Pietro di Paolantonio con 65 mila euro. Ultimo gioco forza perché per lungo in carcere per l'inchiesta Mafia Capitale, Luca Gramazio con 15 mila euro.

Vitalizi e reversibilità: il cassiere di via della Pisana paga 15 mln di euro per 10 mesi

Leggi regionali e regolamenti e gli effetti che hanno sul bilancio del Consiglio Regionale pesano come un macigno. Dagli atti spunta così la determinazione 224 del 27 marzo scorso con la quale per il periodo marzo-dicembre 2018 dal bilancio vengono impegnati per l'anno in corso 15 milioni, 610 mila 459 euro, virgola 82 per pagare con grande puntualità tutti i benefici per gli eletti decaduti previsti dalla selva di leggi e leggine che nel tempo hanno trasformato la Regione in uno stipendificio mostruoso.

Tutti in fila per chiedere il vitalizio

Lo scioglimento delle Camere e del Consiglio regionale fa piovere le domande per l'erogazione o il ripristino dei vitalizi. E la fila è lunga: Mario Abruzzese, Francesco Aracri, Fabio Bellini, Renzo Carella, Federico Fauttilli, Daniele Fichera, Pier Ernesto Irmici, Carlo Lucherini, Michele Meta, Claudio Moscardelli, Gianfranco Sammarco, Francesco Scalia, Olimpia Tarzia, Daniela Valentini e Filiberto Zaratti. Da aggiungere anche Andrea Augello e Marco Di Stefano.

Le ultime reversibilità

Il timore che un vantaggio economico previsto per legge, possa essere superato anche nelle istituzioni locali, ha spinto a presentare domanda per la reversibilità anche alle vedove dei consiglieri defunti, Zappalà, Gaibisso e Miele.

Scarica e leggi la spesa per i vitalizi

Scarica e leggi la spesa per la “fine mandato”

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