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Fisco e Dintorni
Attenzione: verificate i debiti esattoriali
Avv. Matteo Sances

Con la recente riforma il contribuente può far riesaminare anche i vecchi debiti fiscali se risultano palesemente errati. L’Avv. Sances avvisa i contribuenti “Prima di pagare i debiti esattoriali chiedete un estratto di ruolo al concessionario e fate verificare se gli importi sono effettivamente dovuti. La riforma ha previsto l’obbligo del Fisco di annullare anche le vecchie pretese se errate. Inoltre controllate costantemente la vostra pec”.

 

Successivamente al convegno organizzato da MilanoPerCorsi lo scorso 19 aprile, sono emerse importanti novità della recente riforma fiscale che hanno portato ad accesi dibattiti tra i professionisti.

Nelle scorse settimane l’Avv. Matteo Sances aveva sottolineato come il recente Dlgs n.219/2023 avesse sostanzialmente svuotato i già  pochi poteri del Garante del Contribuente, relegandolo di fatto a una figura priva di alcun potere concreto che non potrà purtroppo controllare l’operato degli uffici fiscali.

Detto ciò, però, abbiamo anche illustrato la nuova autotutela del Fisco, che rappresenta una delle novità più significative introdotte dalla riforma. 

Nello specifico, l’Avv. Sances ha segnalato la possibilità per il contribuente di proporre istanza all’Amministrazione per far annullare o modificare l’atto fiscale errato (art. 10 quater e art. 10 quinquies della legge n.212/2000). In caso di rifiuto da parte dell’Amministrazione, il contribuente potrà non solo impugnare dinanzi al giudice il rifiuto espresso ma in alcuni casi anche il silenzio-diniego.

Sul punto l’Avv. Sances precisa “Le opportunità dettate dalla nuova autotutela devono essere valutate dai contribuenti che possono finalmente far annullare anche vecchi atti fiscali se sussistono le condizioni di legge. Per questo motivo verificate bene i debiti presso Agenzia delle Entrate Riscossione richiedendo un estratto di ruolo dettagliato della Vostra posizione (è importante controllare la debenza delle pretese, le notifiche, eventuali prescrizioni, calcolo interessi, ecc…)”.

Continua l’Avv. SancesRicordate inoltre di verificare costantemente la posta elettronica certificata perché la maggior parte degli atti dell’amministrazione fiscale sono inviati via pec. Ma non solo. Verificate anche che l’indirizzo pec da voi usato sia quello ufficiale; è capitato infatti che le aziende abbiano cambiato indirizzo pec nel corso degli anni ma ciò non sia stato aggiornato (per questo motivo suggerisco alle imprese di verificare l’aggiornamento dell’indirizzo pec sul sito di Inipec:  https://www.inipec.gov.it/cerca-pec ). Se la pec non è stata aggiornata gli atti non arrivano al nuovo indirizzo e il contribuente non avrà possibilità di difesa”.

Infine, l’Avv. Sances ritiene importante segnalare un’ulteriore particolarità che riguarda le imprese che hanno fatto scadere l’abbonamento pec “Attenzione alla scadenza dell’abbonamento della pec!!!  Le camere di commercio da qualche mese provvedono ad assegnare d’ufficio degli indirizzi pec e le imprese purtroppo non sono informate su questo nonostante sia previsto dalla legge (si veda art. 37 del Dl n.76/2020). Anche in questo caso consiglio di verificare sempre il proprio domicilio digitale sul sito di Inipec”.






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